Parco nazionale dei Sibillini, sua maestà il cervo è tornato! Scatta il censimento: si ipotizzano 800 esemplari
Dopo il camoscio dell'appennino, anche questo mammifero si è ormai ambientato e aumenta di numero
Dopo il ritorno del camoscio appenninico che nel giro di pochi anni si è perfettamente adattato riproducendosi in maniera copiosa, ora si cercano conferme per il re della foresta: ovvero il Cervo che è stato reintrodotto solo nel 2005 nel Parco Nazionale dei Monti dei Sibillini. Le notizie sono incoraggiangianti dagli ultimi censimenti e va ricordato che il cervo è fondamentale dato che contribuisce alla ricostruzione degli equilibri naturali e che rappresenta un’importante preda naturale per il lupo.
“Si tratta del 12° censimento – sottolinea Alessandro Rossetti, biologo del Parco – finalizzato a darci una indicazione sul numero di cervi dislocato all’interno dell’area protetta. Ad oggi abbiamo rilevato circa 800 individui concentrati prevalentemente sull’alta valle del Nera, un numero importante considerando che il cervo è stato reintrodotto nel territorio del Parco nel 2005”. La modalità di conteggio sarà realizzata tramite il bramito, ossia il tipico vocalizzo emesso dai cervi maschi nel periodo degli accoppiamenti per difendere il proprio territorio e il possesso dell’harem. Il censimento rientra tra le attività previste nel progetto WOLFNET 2.0 direttiva biodiversità promosso dal Ministero dell’Ambiente.