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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ponte Felcino

Palpeggia due donne al parco di Ponte Felcino e aggredisce i poliziotti: assolto per vizio di mente

L'uomo aveva molestato una signora incinta a passeggio con la figlia e un'altra ragazza che si trovava nell'area verde

Assolto per vizio di mente. Il collegio del Tribunale penale di Perugia ha assolto un uomo di 43 anni, difeso dall’avvocato Marco Gentili, che era stato arrestato dalla Polizia, presso il parco fluviale del Tevere a Ponte Felcino, dopo aver molestato due donne, una della quali incinta che era stata palpeggiata.

I giudici hanno stabilito che l’uomo non è imputabile in quanto al momento del fatto presentava “vizio totale di mente”, ordinando anche la revoca della misura degli arresti in carcere.

I poliziotti erano intervenuti, a Ponte Felcino l’11 settembre del 2022, a seguito della chiamata di una delle vittime. La donna aveva raccontato di aver parcheggiato l’autovettura al parco per fare una passeggiata con la figlia, ma mentre stava prendendo la borsa dal sedile, era stata avvicinata da un uomo e palpeggiata ad una natica. Secondo il racconto della donna, l’imputato aveva sfiorato anche la ragazzina. Giratasi di scatto, la donna aveva notato il 43enne allontanarsi a passo svelto dal parco. Il marito della vittima, una donna incitna al settimo mese, informato dell’accaduto, si era quindi messo all’inseguimento dell’uomo che, dopo una breve fuga, era entrato all’interno di un condominio.

Gli agenti erano entrati nell’immobile, suonando alla porta dietro la quale era sparito l’uomo. In un primo momento non avevano ricevuto risposta, poi la porta era stata aperta e all’interno dell’appartamento c’era l’imputato che si era mostrato subito nervoso e poco collaborativo.

Alla richiesta di fornire i documenti l’uomo si rifiutava e inizia a sbracciarsi e dimenarsi, facendo cadere uno degli agenti e cercando di fuggire. Nella colluttazione uno degli agenti riportava una contusione al ginocchio.

Durante l’acquisizione della denuncia, gli operatori hanno appreso dalla vittima che anche un’altra donna quel pomeriggio aveva subito delle molestie dal 43enne. Dopo aver acquisito il numero di telefono, i poliziotti hanno contattato l’altra parte offesa la quale ha raccontato che, mentre si trovava al parco insieme alla famiglia, aveva notato un uomo che si toccava le parti intime, fornendo una descrizione concordante con le caratteristiche fisiche del 43enne.

In tribunale i giudici hanno constatato l’incapacità dell’uomo di stare in giudizio e al momento del fatto, mandandolo assolto per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, per violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico.

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