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Cronaca

Il Palio di Perugia già scalda i cuori: Notari strapiena, tutti uniti nel nome di "Braccio"

Si terrà nel fine settimana dell’11 e 12 giugno 2016 l’evento storico Perugia 1416. Sarà l’occasione per ricordare come, nel 1416, in quell'epoca di passaggio tra Medioevo e Rinascimento, a seguito dell’avvento di Braccio Fortebracci, Perugia era all'apice della fama

La Sala dei Notari è strapiena. L'emozione è palpabile tra gli organizzatori e tra chi oggi è venuto ad ascoltare per poi contribuire con il proprio impegno ad una nuova e grande avventura: il Palio di Perugia. Si percespisce che il 22 novembre è il giorno fondativo di un evento che per Perugia rappresenta un nuovo inizio. La data della prima edizione è ormai scolpita nella pietra: 11 e 12 giugno 2016.

L'assessore alla cultura Teresa Severini ha voluto subito mettere in chiaro gli obiettivi, i benefici e anche il sogno: "Vedere la Sala dei Notari strapiena è per noi un gran sollievo e allo stesso tempo ci dimostra quanto i perugini vogliano questo Palio. Un'occasione non meramente competitiva dato che gli obiettivi sono: quelli di rilanciare l'immagine di Perugia a livello europeo, rafforzare l'offerta turistica e quindi rafforzare anche l'economia della città e riscoprire, con oroglio le nostre radici attraverso una opera scientifica-storica che deve andare di pari passo con le altre componenti di questo progetto. Una riscoperta che passa attraverso un periodo storico dove Perugia era una delle 'capitali' politiche e del sapere in Europa: ovvero il 1400. E attraverso la figura di Braccio Fortebracci". 

L'assessore ribadisce che si vuole unire l'aspetto storico a quello ludico: "Con il comitato scientifico da un anno stiamo lavorando per far rivivere un’epoca così complessa e affascinante come quella che Perugia ha vissuto tra Medioevo e Rinascimento, che ha influito fortemente sull’identità cittadina, attraverso una rievocazione colta e attenta ai dati della storia, ma anche godibile negli aspetti spettacolari, di intrattenimento e di esaltazione dello spirito del tempo antico. Questo è l'obiettivo primario di Perugia 1416". 

UNA MANIFESTAZIONE CHE VUOLE ESSERE DI POPOLO - Non è una operazione di elite né tantomeno una operazione calata dall'alto ma la manifestazione mira soprattutto a favorire la partecipazione attiva della popolazione cittadina e comprensoriale a un progetto con precise finalità di aggregazione sociale, ri-valorizzazione urbana, promozione culturale ed economica, grazie anche al coinvolgimento dei cinque Rioni, nei quali era ed è tuttora articolata la città, Porta Eburnea, Porta San Pietro, Porta Sant’Angelo, Porta Santa Susanna e Porta Sole, che avranno un ruolo di primi piano nel programma della manifestazione. Rioni a cui verranno saldati tutti i territori della città di Perugia fuori dalle mura perchè la festa deve essere di tutta la città.

CULTURA MA ANCHE NUOVE OPPORTUNITA' DI LAVORO - Con il Palio di Perugia si vuole costruire un progetto di studi a livello nazionale che approfondisca queste pagine di storia, ancora oggi ispirate a fonti lontane e sommarie o d’interesse meramente locale. Diffondere e divulgare i risultati di questi studi per far conoscere Perugia ai perugini, a partire dalle scuole, ma anche fuori, a livello nazionale e internazionale, attraverso incontri e promozione turistica. 

"Il Palio - ha concluso l'assessore Severini - porterà in dote, come già sperimentato in altre parti del Paese dove sono presenti rievocazioni storiche, nuove e diverse opportunità di occupazione temporanea che potranno, nel tempo, innescare la nascita di iniziative innovative di impresa artigianale, ristorativa e turistica, in particolare tra i giovani". 

ANCHE COSì SI COMBATTE IL DEGRADO - L’evento sarà certamente anche un modo per contrastare il degrado urbano favorendo l’animazione, il ripopolamento e il rilancio del Centro Storico, attraverso la riqualificazioni di fondachi, cantine e luoghi dimenticati, da riconvertire in botteghe e taverne, in un rinnovato collegamento con periferie e sobborghi; così come per rafforzare l’identità cittadina. 

LA GRANDE LEZIONE DEL PROF. - Una vera e propria ovazione è scattata al termine dell'intervento-lezione del professor Franco Ivan Nucciarelli sulla figura di Braccio Fortebracci. Un condottiero scomunicato due volte solo perchè voleva fermare le mire espansionistiche del Papato sui regni italiaci. Ma allo stesso tempo un Fortebraccio fortemente legato alle confraternite francescane tanto da devolvere una parte importante delle proprie ricchezze. Tutti i luoghi simbolo della città parlano di Braccio. Nella Sala dei Notari il simbolo più grande e importante è il suo. L'ariete rampante troneggia in tantissimi monumenti della città. E le sue spoglie si trovano nell'urna di San Francesco al Prato dopo essere stato seppellito in un primo momento in terra sconsacrata.  

La fama del condottiero di casa nostra è arrivata fino ai giorni nostri anche se ancora oggi c'è molto da raccontare su questa figura storica che per primo sognò di unificare il Centro Italia. Nucciarelli si è tolto anche un sassolino dalle scarpe dopo le polemiche sul web a riguardo del Palio e del legame con Frotebracci. "Qualcuno ha scritto che esaltavamo un condottiero straniero, un invasore di Perugia. Viva la Bestia ho pensato subito! E' un perugino, nato a Perugia, la madre proviene da una delle famiglie pià antiche di Perugia. Il nome era Andrea e Braccio non fu aggiunto perchè era robusto, come si trova scritto in alcune descrizioni storiche, ma perchè era già un nome della famiglia, il padre e il nonno si chiamavano Braccio". Altro che invasore! Altro che straniero! Un perugino vero che ha fatto la storia. 

I RIONI, LA CITTA', LE TARVERNE, I RISTORANTI - I giorni precedenti “PERUGIA 1416” vedranno la città impegnata in una rinnovata attenzione al decoro urbano. Potrà essere l’occasione per migliorare, per quanto attiene la cura dei cittadini privati, l’aspetto di facciate, case, vie, vicoli, piazze e aree verdi. Alle finestre si spera ci saranno stendardi con le insegne del Rione d’appartenenza.

"Si attueranno - come si evince nel documento di intenti per la fondazione del Palio - inoltre modalità per rendere presentabili numerosi negozi e fondi vuoti, che potrebbero vedere porte e vetrine decorate con strutture realizzate dalle scuole o da artisti attivi a Perugia o, auspicabilmente, ospitare nuovi esercizi commerciali, anche temporanei, collegati all’evento. I proprietari di detti spazi andrebbero infatti indotti a renderli disponibili, in modo da favorire soprattutto il rilancio ottimale, non solo nei giorni di svolgimento di “PERUGIA 1416”, delle vie e delle piazze in declino. Ogni Rione “vestirà” i colori del proprio stemma, che compariranno anche nei costumi di gareggianti e figuranti del Rione.I commercianti saranno invitati a caratterizzare le vetrine dei propri esercizi con oggetti di artigianato o comunque di richiamo alla festa.

I ristoranti saranno sollecitati a predisporre menù con ricette d'ispirazione medievale. Verrà inoltre identificato dall’Amministrazione Comunale, in ogni Rione, un ambiente adatto a ospitare la sede della manifestazione e fungere da taverna, tale che possa costituire centro d’aggregazione durante tutto l’anno. 

Stendardi, vessilli, gonfaloni, costumi, apparati scenici e ogni altro accessorio e complemento d’arredo saranno prioritariamente progettati e realizzati nel comprensorio cittadino di Perugia o comunque nel territorio regionale, per favorire le grandi capacità artigianali tuttora presenti e saranno inoltre riutilizzati quanto più possibile vessilli, accessori e strumenti di proprietà del Comune. Il prevedibile concorso di turisti sarà  richiamato da un’adeguata campagna promozionale.

E I GIOCHI DEL PALIO - Al momento massimo riserbo anche perchè è fondamentale costituire i Rioni. Ma appare difficile fare la sassaiola - in maniera non cruenta rischia di essere una pagliacciata - dopo svariate prove fatte in gran segreto. Comunque saranno tre le specialità e i punti verranno sommati per decidere il Rione vincitore. A breve dovrebbe essere svelato anche questo arcano. Saranno un centinaio i figuranti in abiti d'epoca che daranno vita ad un lungo corteo in centro storico al quale parteciperanno le delegazioni delle rievocazioni di tutta l'Umbria. 

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