rotate-mobile
Cronaca

PERUGINERIE Palazzo Gallenga investito dal ‘ciclone’ Mario Petri. Successo per il centenario dalla nascita del baritono umbro. Varasano propone di intestargli una strada

Lo storico del cinema Fabio Melelli propone una documentatissima diegesi della carriera cinematografica di Petri

Palazzo Gallenga investito dal ‘ciclone’ Mario Petri. E Varasano propone l’intestazione di una strada. Partecipato evento nel centenario dalla nascita del baritono umbro. L’evento ruota – dice la delegata del rettore Dianella Gambini – intorno alla riscoperta e valorizzazione di talenti artistici perugini del mondo della lirica, come, appunto, Mario Petri, Ezo Tei [GLORIE PERUGINE Festa grande per Enzo Tei (perugiatoday.it)] e Antonietta Stella, recentemente scomparsa [INVIATO CITTADINO Ricordando Antonietta Stella (perugiatoday.it)].

Una rievocazione di carattere fortemente evocativo, valorizzata anche alla presenza dei figli Romana, affermata scrittrice, e David, noto pittore. Entrambi offrono interessanti spigolature private del rapporto con un padre travolto dal successo in teatro, al cinema, in vari campi dell’espressione artistica e dello sport. Petri era infatti un vero atleta, per stazza e vocazione, tanto che aveva praticato anche il pugilato. Era un mister muscolo ‘naturale’, ben prima che il cinema chiamasse in causa attori ‘gonfiati’ come Steve Reeves e altri che si cimentavano in ruoli erculei. Sono presenti anche rappresentanti della scuola dell’infanzia di Cenerente intestata al tenore perugino. Merito del Maestro Salvatore Silivestro che ha voluto questo significativo evento “per non dimenticare”.

Lo storico del cinema Fabio Melelli propone una documentatissima diegesi della carriera cinematografica di Petri, citando produzioni, ruoli, caratteristiche dei film (ben 18) interpretati nel quinquennio 1960-64. Film peplo, mitologici, di pirati, con duelli strepitosi e, in qualche caso, anticipatori del genere western all’italiana. Varasano cita passaggi della biografia “Il Ciclone” scritta da Romana Petri. In cui, fra l’atro, si racconta di un pargolo (alla nascita) di soli due chili che diventa un gigante anche i termini di aspirazioni e obiettivi. Tanto da affermarsi con una decisa volontà di impegno, pur provenendo da una famiglia di bassa condizione, dedita al commercio di carbone da legna tra Perugia e Cenerente.

Dice Romana Petri: “Mio padre è stato il personaggio della mia vita. Attore anche ai miei occhi di bambina innamorata. Ho scritto questo libro per farlo rivivere”. Parole di commossa ammirazione anche da parte del figlio David, con l’anziana madre che annuisce alle sue parole, volte a definire la figura di Mario. Al soprano Chiara Mogini e al baritono Roberto Lenzi il compito di rievocare il segmento lirico, con arie e duetti dal melodramma italiano. Fa gli onori di casa, anche accompagnando al pianoforte i cantanti, il maestro Stefano Ragni che fu tra i primi talent scout della forte vocazione lirica di Chiara, cantante di rango, formata nel nostro Conservatorio Morlacchi.

Un concerto che ha previsto Rossini, Puccini e Mozart con il duetto “Là ci darem la mano”. Uno spettacolo di canto lirico di un livello quale non è dato usualmente di godere.

Spigolatura personale. Ero un ragazzino quando vidi (ma non sapevo ancora chi fosse) questo gigante all’Atelier del sarto Tommaso Mencaroni di via Cartolari. Facevo il servizio di consegna abiti per conto dei miei genitori, sarti di professione. Mi trovai da Mencaroni per riconsegnare il pantalone di un cliente quando vidi Tommaso intento a fare la seconda prova di un abito a questo iconico personaggio. Solo qualche anno dopo avrei saputo che si trattava del cantante attore che avevo ammirato in un film con la soprano Anna Moffo, visto al cinema Turreno. Tommaso Mencaroni, peraltro, teneva alle pareti della sua sartoria un paio di foto che lo effigiavano insieme a Mario Petri, di cui era anche amico personale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

PERUGINERIE Palazzo Gallenga investito dal ‘ciclone’ Mario Petri. Successo per il centenario dalla nascita del baritono umbro. Varasano propone di intestargli una strada

PerugiaToday è in caricamento