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Cronaca

Palazzo Donini apre al pubblico, accesso ai curiosi anche nelle aree “riservate”

Le visite su prenotazione saranno precedute, il 29 dicembre (ore 15.30), da una conferenza storico artistica di presentazione del Palazzo, a cui parteciperanno il critico d'arte Vittorio Sgarbi e la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini

Un evento speciale chiude il 2014 a Perugia: l’apertura straordinaria, il 29 e 30  dicembre, di Palazzo Donini, sede della Presidenza della Giunta regionale dell’Umbria.  Un evento che consentirà ai visitatori di conoscere la storia, le modalità di restauro, il valore culturale, architettonico  ed artistico di uno degli edifici più importanti e prestigiosi della città. Per l’occasione verranno aperte al pubblico anche le aree  “riservate” del Palazzo, come la Cappella  attigua all’appartamento privato della famiglia Donini, in cui sono stati reinseriti l’altare con relativa Pala, sebbene fosse evidente che l’ambiente non avrebbe più avuto la destinazione originaria.  Le visite su prenotazione saranno precedute, il 29 dicembre (ore 15.30), da una conferenza storico artistica di presentazione del Palazzo, a cui parteciperanno  il  critico d’arte Vittorio Sgarbi,  la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e gli  architetti Bruno Salvatici e Daria Ripa di Meana che illustreranno  i lavori di restauro del monumento e la filosofia dell’allestimento degli interni, da loro stessi curata, secondo uno sforzo “filologico” di valorizzazione degli spazi destinati a nuova funzione. 

La storia - Costruito dal  1716 al 1724, Palazzo Donini, già sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia, venne acquistato dalla Regione Umbria, che avviò  nel 1974  i lavori di restauro e consolidamento. L’edificio ha una altezza di 23 metri dal piano stradale al cornicione. Presenta una pianta rettangolare di 24 metri sul lato che affaccia su Piazza Italia, di 22 metri nel lato opposto  e di 47 metri  nei lati su Corso Vannucci e Via del Forte. Tra il 1745 e  il 1750 i soffitti del Palazzo vennero decorati da uno stuolo di Pittori. Gli artisti perugini, di nascita o adozione,  Pietro Carattoli, Francesco Appiani, Nicola Guili, Giacinto Boccanera, a cui si devono gli affreschi del Piano nobile, e pittori di altra provenienza, come Antonio Joli, Sebastiano Ceccarini e legati  alla cerchia di Francesco Bibiena, che operano nelle Sale a pianterreno.  Il loro lavoro  ha consegnato ai posteri il più esteso ciclo pittorico di ambito non religioso del Settecento a Perugia, attraverso una decorazione murale che si sviluppa in 17 Sale, tre al piano terra e 14 al piano nobile. Anche la Cappella del Palazzo è interamente decorata da stucchi e dipinti inquadrati in virtuose prospettive architettoniche.

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