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Cronaca

Si fa prendere dal panico e confessa agli agenti: "Ho ingoiato degli ovuli di droga"

Immediata la perquisizione e l’accompagnamento dell'uomo in ospedale a Perugia per gli accertamenti del caso, volti non solo a verificare quanto da lui dichiarato ma anche a tutelare l’incolumità del soggetto

Conclusa, dai poliziotti della Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile di Perugia, una brillante operazione di Polizia Giudiziaria nell’ambito del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti. Nel corso di un ordinario servizio è stata effettuata dagli agenti un’attenta e meticolosa osservazione delle principali tratte stradali e ferroviarie, alla ricerca di soggetti noti o comunque sospettati di essere attivi nello spaccio di sostanze stupefacenti. 

Quando gli agenti, a Ponte San Giovanni, sono saliti su un convoglio ferroviario proveniente da Roma e diretto in città, hanno immediatamente notato un soggetto dall’atteggiamento e dal fare sospetto.

Si trattava di A.W., tunisino del 1988, con diversi precedenti alle spalle e irregolare sul territorio nazionale. Subito dopo la sua identificazione, mostrandosi in un particolare stato di agitazione, ben consapevole che a breve sarebbe stato perquisito, ha spontaneamente dichiarato di trasportare, nel cavo rettale, della sostanza stupefacente diretta a Perugia.

Immediata la perquisizione e l’accompagnamento dell'uomo in ospedale a Perugia per gli accertamenti del caso, volti non solo a verificare quanto da lui dichiarato ma anche a tutelare l’incolumità del soggetto in ordine alle possibili conseguenza dell’ingerimento o occultamento di stupefacenti nell’organismo.

Prima ancora di eseguire gli accertamenti sanitari, ha spontaneamente “evacuato” quanto occultato: si trattava di due involucri termosaldati contenenti sostanza poi accertata essere “eroina” per 60 grammi circa. Appurato, attraverso successivi esami radiografici, che nell’organismo del tunisino non vi fossero altri corpi estranei, è stato quindi accompagnato in Questura per la formalizzazione del suo arresto in flagranza di reato per detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti. L’arrestato, d’intesa con il Pubblico Ministero di turno, è stato quindi accompagnato a Capanne. 

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