Ospedale di Perugia, piccola "rivoluzione": anche nonni e zii potranno far visita ai bambini nati prematuri
“Si tratta di uno sforzo importante per la complessa gestione dei familiari che entrano in contatto con i bambini, ma vogliamo che l’esperimento diventi prassi per i risultati clinici che si ottengono con uno stretto rapporto tra i bambini e loro familiari – sottolinea la dottoressa Diletta de Benedictis che interviene alla trasmissione Medicina e Società in onda sabato 2 dicembre alle 22:00 su TEF Channel canale 12 (sky 831). Nell’ambito di un progetto di umanizzazione sempre più ampio, seppure con cadenze diverse anche nonni ed altri parenti potranno accedere dove i bambini prematuri vengono sottoposti a terapie, per le più diverse patologie ,anche quelle congenite .
“Studi scientifici hanno dimostrato ampiamente l’utilità del contatto tra genitori e prematuro- sottolinea la Dottoressa Troiani-. Il passaggio successivo è quello di rafforzare l’unione dei parenti consapevoli che il ricovero del bambino coinvolge tutto il nucleo familiare”.