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Cronaca

La lettera di una paziente al suo chirurgo: "Grazie a lei il mio cuore è ripartito"

L’odissea di una ex infermiera dell’ospedale di Perugia: "La mia gratitudine a chi mi ha curato con tanta bravura ed umanità"

“Sono un’infermiera dell’ospedale di Perugia, in pensione da alcuni anni, ma non c’è giorno  che io non mi senta in qualche modo ancora in servizio, e vi spiego il perché”. Inizia così una lettera indirizzata alla struttura complessa di cardiochirurgia e alla direzione generale del Santa Maria della Misericordia da Giovanna Fornari, “a riposo” dal 2006.

“Durante gli anni di servizio ho avuto la fortuna di conoscere splendide colleghe di lavoro, che mi hanno molto aiutato durante la convalescenza dopo patologie che hanno richiesto interventi chirurgici e pesanti terapie –prosegue la lettera-;  mi considero fortunata nell’aver avuto  il sostegno e l’aiuto di  tanti ex colleghi ma essenzialmente di una  amica, Monia Ceccarelli, che ho stimato fin dal  suo primo arrivo in ospedale. Avevo già 20 anni di servizio  alle spalle ed intuii subito le sue qualità; è stata lei a sostenermi nell’affrontare i problemi di salute che mi hanno afflitto e a mettermi in contatto con il medico per il quale avrò sempre infinita riconoscenza. Si dice che piove sempre sul bagnato, ed sulla mia pelle ho potuto verificare che è vero. Dopo aver affrontato un intervento chirurgico, durante i controlli di routine mi fu  diagnosticato un  grave aneurisma all’arco dell’aorta. Sono stata sottoposta ad un altro  intervento chirurgico con ottimi risultati, ed ho toccato con mano  le grandi qualità  umane e professionali di medici, coordinatori, tecnici, infermieri del reparto di Cardiochirurgia del professor Ragni. Devo la mia vita a loro, ed in particolare al cardiochirurgo Uberto Da Col. Se il mio cuore è ripartito lo devo a lui, professionista gentiluomo”.

La gratitudine della signora Giovanna è sconfinata e così pure la dedica per il cardiochirurgo: “Dottore, volevo dirle che le voglio bene anche per la sua sensibilità ed umanità che ha saputo  trasmettermi, con suo sguardo rassicurante ed anche con certi  suoi silenzi pieni di comprensione”.
 Giovanna conclude con una considerazione da ex addetta all’assistenza ospedaliera: “Un elogio particolare al direttore generale Walter Orlandi, che ha saputo rendere la cardiochirurgia e la cardiologia eccellenze  della sanità umbra e nazionale. Chiedo che questa mia testimonianza venga diffusa non solo alle persone che mi hanno aiutato, ma per dire alla gente di avere piena fiducia del personale dell’ospedale di Perugia”.

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