rotate-mobile
Cronaca

Più sicuri dal 5 ottobre, abbiamo la pista per far atterrare l'elisoccorso delle emergenza

Presentata dopo un lungo collaudo l'area che permetterà di far atterrare e ripartire in tempi rapidi all'Ospedale di Perugia l'elisoccorso che dividiamo con Ancona. Premio nazionale per l'ospedale diretto da Orlandi: "Qui si guarisce più facilmente"

L'elisoccorso atterrerà a pochi metri dal Pronto Soccorso andando così a completare la centrale unica del 118 sviluppando ancora di più la cultura dell'emergenza di casa nostra. Ieri mattina - 4 ottobre -, per una prova tecnica, è atterrato il primo elicottero, mentre da oggi è già attivo l'elisoccorso. Secondo il direttore regionale alla sanità, Emilio Duca: "è un ulteriore tassello della riorganizzazione della rete di emergenza che sarà quello degli accordi interregionali per l'elisoccorso su cui si sta lavorando, in particolare con le Marche".

Invece, per quanto riguarda la classifica dell'Agenas è stato ricordato che questo organo tecnico del Ministero della sanità ha messo a confronto 1447 ospedali tenendo conto di 47 indicatori cosiddetti di esito, ovvero quelli che permettono di valutare meglio il destino dei pazienti che entrano in ospedale per particolari patologie. Sono stati così illustrati nel dettaglio, con la consegna anche della relazione annuale dell'Azienda, i risultati riguardanti l'attività sanitaria del 2012, quelli che quindi hanno permesso il raggiungimento di questo "ottimo risultato che ci vede davanti a regioni importanti", come lo ha definito Orlandi, il quale ha poi voluto dare atto "dello sforzo fatto da direzione sanitaria, clinica e medica per aver raggiunto questi traguardi". 

Prima di tutti gli altri ospedali italiani, quello di Perugia in particolare si contraddistingue, con dei parametri importanti utili a far scalare la graduatoria, in chirurgia vascolare e in cardiologia: nella riparazione di aneurisma, l'ospedale perugino è al primo posto per la minore mortalità di pazienti che si sottopongono agli interventi (0,43% contro l'1.93% della media nazionale); nell'infarto miocardico acuto, il rischio della mortalità a 3 giorni dal ricovero è del 7,6% (9,98% la media nazionale), mentre ad un anno è del 7,56% (10,99% la media italiana). Sono ottimi, inoltre, anche i risultati per altri indicatori e in altri settori, come ad esempio per l'ictus, in ortopedia, per l'intervento chirurgico al colon in laparoscopia, l'artroscopia al ginocchio, la frattura del femore e nell'utilizzo della laparoscopia per la colicistectomia (in particolare fatta dalle tra chirurgie, generale, oncologica e d'urgenza).
  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Più sicuri dal 5 ottobre, abbiamo la pista per far atterrare l'elisoccorso delle emergenza

PerugiaToday è in caricamento