Ospedale di Perugia, nuovo percorso per le "gravidanze a basso rischio": è Agnese la prima nata
Questo modello avanzato di autonomia ostetrica è presente in Italia solo in altri quattro punti nascita
La struttura di Ostetricia e Ginecologia dell'Azienda Ospedaliera di Perugia ha messo a punto un percorso assistenziale per gravidanze a “Basso rischio ostetrico”. “L’obbiettivo –dice il responsabile della struttura Giorgio Epicoco- è quello di garantire alle donne che hanno avuto un decorso “fisiologico” della gravidanza di giovarsi di un’assistenza esclusivamente ostetrica, per ridurre al minimo indispensabile la cosiddetta “medicalizzazione” del parto, come prevedono le Linee guida ministeriali e le Società scientifiche nazionali e internazionali”.
All’arrivo in ospedale il medico di guardia controllerà che la gravidanza sia effettivamente a “basso rischio” e soddisfatti i criteri di accettazione, la paziente sarà seguita esclusivamente dal servizio delle Ostetriche e solo in caso di anomalie rilevate durante il travaglio, si ricorrerà allo intervento di uno specialista, che in quel caso potrà decidere di assumere personalmente la conduzione del caso.
“Il percorso è iniziato da due giorni e sono già stati eseguiti 5 parti con sola gestione ostetrica- sottolinea il dottor Epicoco -. Una ulteriore possibilità che si aggiunge al percorso delle e “Stanze di Lucina” che prevedono in ultima analisi un parto “ come a casa propria. il percorso a “basso rischio” – aggiunge Epicoco- vuole restituire pienamente alle donne il loro “luogo del parto”, un atto dovuto in un momento in cui le donne stanno sempre più riscoprendo la necessità di essere parte veramente attiva durante il travaglio, valorizzare la professionalità dell’ ostetrica e sostenerne il binomio solidale con la gestante per un parto sempre più “dolce e sicuro”. La prima nata seguendo questo progetto è Agnese, peso kg 3.480 (nella foto con la mamma Rita e le ostetriche ).