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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Sisto

La targa del partigiano Grecchi torna in mezzo ai perugini: era finita in un magazzino

E' stata affissa all'Ospedale Santa Maria della Misericordia nel pomeriggio del 24 aprile. Dopo la chiusura del nosocomio di Monteluce era finita in un magazzino polveroso. Le associazioni hanno chiesto di non far dimenticare il sacrificio dell'eroe

La targa del partigiano Mario Grecchi è tornata al pubblico dopo alcuni anni di cui si erano perse le trecce in un deposito polveroso perugino. Era finita lì dopo il trasloco dall'ex Ospedale di Monteluce completamente smantellato. Ora la targa è stata di nuovo affissa in un luogo pubblico: l'Ospedale di Santa Maria della Misericordia di San Sisto. La richiesta era arrivata direttamente dall'Anpi e dall'associazione Mutuo Soccorso di Perugia che avevano chiesto di "spolverare" la targa dell'eroe che rischiava di essere dimenticato.

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, la presidente della Regione, Catiuscia Marini, il deputato Gianpiero Giulietti, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Walter Orlandi, amministratori di Comune, Provincia e Regione, esponenti dell' Anpi, e rappresentanti della famiglia Grecchi. Boccali e Marini hanno ricordato il significato del sacrificio di una generazione di giovani italiani come Grecchi, che combatterono per fare dell' Italia un Paese libero e democratico.

IL SACRIFICIO DI MARIO GRECCHI - Grecchi, milanese, venne fucilato a Perugia, al poligono di tiro di Borgo XX Giugno, il 17 marzo 1944. E' medaglia d'oro al valor militare. Grecchi non era ancora diciottenne quando morì. Aveva scelto di combattere per la sua patria e si era arruolato nelle formazioni partigiane. Il suo gruppo, che operava nell' area tra Bettona e Deruta, si chiamava "Leoni". Grecchi fu catturato, ferito a morte, dopo uno scontro a fuoco. I tedeschi gli praticarono delle trasfusioni di sangue nel policlinico di Monteluce, ma soltanto perchè sopravvivesse il tempo necessario per fucilarlo. Proprio Nel policlinico di Monteluce c'era una lapide che ricordava l' episodio e l'uomo. Quando le strutture furono demolite la lapide venne recuperata e custodita per essere ricollocata in quello nel nuovo ospedale.

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