La tragedia: muore a 37 anni subito dopo aver messo a mondo sua figlia

Muore subito dopo aver dato alla luce sua figlia. Una donna di 37 anni di Orvieto è morta nella mattina di sabato 28 febbraio all'ospedale Santa Maria della Stella a seguito di alcune complicazioni emerse durante il parto di ieri sera (venerdì 27 febbraio).

La donna ha dato al mondo una bambina, che adesso si trova ricoverata in Terapia intensiva neonatale dell'ospedale di Perugia. Secondo quanto appreso al momento le condizioni della neonata sarebbero in miglioramento.

Stando alle prime ipotesi e secondo la direzione medica dell’ospedale di Orvieto la morte della ragazza sarebbe da ricondurre a problemi di coagulazione sopraggiunti alla fine del parto, avvenuto in modo naturale. Ci sarebbe stato quindi un rapido peggioramento della donna causato da un'emorragia interna, fino al decesso. Per il dottor Ermete Gallo, responsabile della direzione medico-ospedaliera, si è trattato "di un evento imprevedibile”. Durante la gravidanza la 37enne, che secondo quanto si apprende aveva già tre figli, non avrebbe avuto complicazioni.

“Il tempestivo intervento dell’equipe sanitaria - si legge in una nota firmata dal dottor Ermete Gallo - ha consentito di far nascere in tempi rapidissimi la bambina che, dopo le prime cure, è stata trasferita d’urgenza all'Azienda Ospedaliera di Perugia dove è tutt’ora degente. Gli interventi a carattere medico e chirurgico posti in essere in urgenza da più specialisti, sia in sala operatoria sia in rianimazione, hanno consentito il mantenimento in vita della paziente nell’immediato".

Ancora il dottor Gallo: "A nulla sono valse, invece, tutte le successive e prolungate cure cui la stessa è stata sottoposta presso il locale reparto di Rianimazione volte al tentativo del conseguimento di un grado di stabilizzazione dei parametri vitali tale da poter rendere ipotizzabile un trasferimento, con mezzo idoneo, in una struttura ospedaliera di alta specialità in grado di effettuare il trattamento di plasmaferesi, ultima opzione terapeutica da mettere in campo, anche se con scarse possibilità di successo vista la tipologia e l'entità della patologia in atto. Il suddetto trasferimento – prosegue la nota - non è stato reso possibile, nonostante la presenza in loco dell’eliambulanza attrezzata del 118 fatta nel frattempo pervenire, dalla mancata stabilizzazione delle condizioni cliniche che, al contrario, sono evolute in rapido peggioramento fino ad arresto cardiaco, risultato fatale nonostante il lungo tentativo di rianimazione".
“Nell’esprimere profondo cordoglio alla famiglia, si porgono sentiti ringraziamenti alla polizia stradale per la efficace e puntuale collaborazione prestata”.