Traffico di droga, il calvario (infinito) di due commercianti: "Ora assolti ma per anni definiti dei mostri"
Finiti sotto accusa nell'ambito dell'operazione "Trolley" volta a smantellare un presunto sodalizio che gestiva il narcotraffico sull'asse Calabria Umbria
"I nostri nomi sbattuti in prima pagina e un'accusa pesante come un macigno che ci ha quasi distrutto la vita". Con gli occhi lucidi e la voce rotta dalla commozione, parla uno dei fratelli Cucci finiti sotto accusa per spaccio di droga nell'ambito dell'operazione "Trolley", il narcotraffico sull'asse Calabria - Umbria emerso nell'ambito dell'operazione anti- mafia volta a smantellare un presunto sodalizio criminale vicino alle cosche n'dranghetiste.
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Oggi assolti con formula piena "perchè il fatto non sussiste", Fortunato e Pierluigi Cucci, titolari di una norcineria a Terni, nativi della città di San Bendetto, raccontano quasi 4 anni di calvario: "Oggi giustizia è stata fatta, la nostra azienda ha rischiato di andare a rotoli perchè i clienti, da quei spacciatori non volevano puiù andarci". "Venti giorni di arresti domiciliari, fino alla scelta di procedere con rito abbreviato e le richieste del pm ad una condanna di 4 anni e al pagamento di 12mila euro per spaccio di cocaina.
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