
Operazione Big Rock: i fratelli pusher che piazzavano la droga ad Elce escono dal carcere
Il tribunale del Riesame ha annullato la misura cautelare del carcere per i due fratelli albanesi dopo l'istanza avanzata dalla difesa
Due fratelli albanesi escono dal carcere. I due sono accusati di far parte dell'organizzazione dedita allo spaccio e che ha portato a 36 ordinanze di custodia cautelare nell'ambito della maxi operazione anti-droga "Big Rock" condotta dalla Mobile di Perugia. E' quanto stabilito dal tribunale del Riesame di Perugia dopo che la difesa-avvocato Vincenzo Bochicchio- "aveva eccepito difetti di motivazione in punto di gravità indiziaria e di sussistenza delle esigenze cautelari".
Maxi operazione anti droga a Perugia, bloccati in aeroporto e arrestati due fratelli pusher
I due fratelli, arrestati in aeroporto, avevano il compito di piazzare la cocaina negli ambienti universitari di Elce. Il loro ruolo- all'interno del sodalizio criminale in grado di gestire somme di denaro da capogiro e fiumi di cocaina a Perugia- era quello dei "grossisti" in grado di acquistare anche 200/ 300 dosi di polvere bianca a volta per poi rivenderla ai clienti.
Maxi operazione anti droga, 36 arresti: dai capi clan all'addestramento: "Devi lavorare bene"
L’indagine, denominata “Big Rock” coordinata dal Dda Antonella Duchini e condotta dalla squadra mobile di Perugia, è riuscita a smantellare un’ importante organizzazione presente sul nostro territorio: acquisto, detenzione, cessione di cocaina, ma anche predisposizione di autovetture, telefoni cellulari non intestati agli indagati e luoghi (campagne) dove occultare quintali di coca e soldi. L’organizzazione, manteneva sul territorio una "rete capillare” di acquirenti e clienti- consumatori finali, nonché stabili collegamenti con i fornitori dello stupefacente, “funzionali alla operatività dell’organizzazione stessa”. Un gruppo in grado di guadagnare anche 300mila euro con il traffico di cocaina.