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Cronaca Madonna Alta / Via Ettore Ricci

Omicidio via Ricci, l'amore di Alessandro con Julia e le turbolenze con l'ex

"Ha salvato la vita a mia figlia", così il padre di Julia Tosti nel ricordare Alessandro il fidanzato della figlia ucciso da un killer incappucciato in via Ricci

Alessandro Polizzi aveva solo 24 anni e una grande forza; a volte poteva essere eccessivo ma certamente sapeva anche essere amorevole con la sua Julia. I suoi amici lo ritenevano un guerriero, un ragazzo forte "che solo un vigliacco con cappuccio e pistola poteva stendere", e centinaia sono i messaggi che da ieri scorrono sulla sua bacheca facebook.

Era coraggioso Alessandro, e fino all'ultimo aveva cercato di proteggere la sua Julia. Il giovane avrebbe avuto infatti, una violenta colluttazione con il suo killer, che lo avrebbe colpito con una spranga di ferro, prima di finirlo con due colpi di pistola nel corridoio mentre Alessandro cercava di reagire.

Il 24enne, come scrivono le sue amiche su facebook, aveva finalmente fatto ritrovare il sorriso a Julia, dopo la travagliata relazione precedente. “Alessandro ha salvato la vita a mia figlia”, racconta il padre di Julia, spiegando che il giovane le aveva fatto superare i momenti bui di un rapporto difficile con il suo ex.  Julia nel suo racconto su Facebook parla di liti e anche di uno strano episodio: le gomme della sua auto bucate. Lei era convinta che fossero azioni organizzate dal suo ex. Ma non ci sono prove.

Intanto Julia è ancora ricoverata all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. La ragazza ha riportato ferite di arma da fuoco ad un braccio e alcune contusioni dovute alla colluttazione con il killer che ha ucciso il suo fidanzato. Resta dunque ancora in stato di shock: gli inquirenti avrebbero manifestato l'intenzione di riascoltata per ulteriori accertamenti su alcuni particolari che potrebbero aiutare nelle indagini.

INDAGINI - Per gli inquirenti sono importanti gli esiti della scientifica per cercare di capire sia come si è mosso il killer e soprattutto togliere quel passamontagna dal suo volto. Ci vorrà qualche giorno ancora prima degli esiti sui rilevamenti. Sulla pistola, ritrovata sul luogo del delitto, ci sono molti dubbi: è un arma antica che potrebbe non essere stata registrata dato il periodo in cui è stata messa in commercio (il 1934) e magari tenuta in qualche casa come eredità del passato di qualche parente deceduto. Ciò complicherebbe molto il lavoro per risalire al proprietario e probabilmente al killer.   

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