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Domenica, 1 Ottobre 2023
Cronaca Ponte San Giovanni

Omicidio via Ricci, il calvario (presunto) di Julia con Valerio: tutti gli episodi di violenza

Valerio Menenti, sentito dalla Rai aveva respinto ogni accusa di stalking e violenze verso Julia: "Non ci sono denunce o referti medici". Ma gli inquirenti hanno individuato molti episodi. Ecco la sintesi che vale un presunto movente

"Sono solo parole. Per me quella storia era finita. Non ci pensavo più": aveva risposto così alla Rai Valerio Menenti, in carcere con l'accusa dell'omicidio di Alessandro Polizzi, a riguardo delle presunte violenze nei confronti dell'ex Julia Tosti. Un passaggio fondamentale, quello dei rapporti burrascosi prima e dopo la loro storia, per soppesare il potenziale movente del delitto: vendetta sia per l'amore finito che per rispondere ai pestaggi subiti da Polizzi.  

Non reggerebbe almeno l'immagine che Valerio Menenti fa di sè: ovvero di un normalissimo ex fidanzato che si è serenamente rassegnato alla fine di un amore a 25 anni. La Procura ha raccolto, tra testimoni diretti e indiretti, messaggi e telefonate, un quadro molto diverso. Violenze, scatti d'ira, schiaffi e persino tentativi di investire Julia Tosti.

Ecco tutti gli episodi contestati a Valerio Menenti, considerati strategici ai fini dell conferma del movente per vendetta dell'omicidio.

1) Settembre 2012: Julia Tosti e Valerio Menenti vanno a vivere insieme nell'appartamento di via Ricci dove avverrà l'omicidio. La convivenza terminerà poco prima di Natale dello stesso anno. I vicini raccontano di liti, urla, mobili rotti e lancio di oggetti.

2) Fine ottobre 2012: ennesimo litigio tra i due giovani. Viene lanciato dal balcone dell'appartamento un materasso che era stato prima incendiato o andato a fuoco. L'azione sarebbe stata fatta da Valerio per intimidire la sua compagna.

3) Novembre 2012: saltano i vetri di alcune finestre durante una lite. Distrutto successivamente anche un mobile.

4) Sms di Julia Tosti ad una amica: "Mi ha rimenato ancora"

5) La coppia ormai non esiste più ma le violenze presunte restano: 15 gennaio 2013 Julia lascia definitivamente Valerio. Lui non ci starebbe: la spinge fuori dall'auto poi, secondo la ragazza, la spaventa fingendo di volerla travolgere con l'auto in località Piscille.

6) Presunta minaccia con un coltello sotto casa. Presunta lite con tanto di bottiglia rotta messa sotto la faccia dell'ex in un parcheggio di una discoteca

7) La smart di Julia viene trovata con tutte e quattro le ruote squartate. Telefonata con presunte minacce di morte. In questa occasione avviene la prima lite con Alessandro Polizzi: Valerio viene ricoverato in ospedale.

8) il 23 marzo, ancora in una discoteca del perugino, si sarebbero incontrati Julia e Valerio quest'ultimo avrebbe sferrato un schiaffo. La reazione di Polizzi e di alcuni suoi amici è molto violenta: il tatuatore ponteggiano subisce frattura dello zigomo, setto nasale rotto e rischio di perdere la vista da un occhio. Due ore di intervento proprio il giorno stesso dell'omicidio di via Ricci.

9) Durante la rissa del 23 marzo. Un testimone, un commerciante ambulante, riporta le frasi di Julia: "Bastardo quanto stavamo insieme mi riempivi di botte".

10) Un testimone ad un Compro Oro racconta agli inquirenti che Valerio al telefono il 23 marzo - teoricamente però c'è da dire che era ricoverato ndr - avrebbe usato questi toni: Ho un amico che c'ha un amico che queste cose le sistema.....pagheranno con la loro vita". Non c'è conferma da parte degli inquirenti sui tabulati della telefonata

Dunque due versioni ben differenti: da una parte Valerio Menenti si sente vittima delle "ricostruzioni senza certificati medici, denunce o sms di minacce" che sono emerse da Julia e da altri testimoni. D'altra invece il quadro indiziario degli inquirenti va in direzione di uno stalking continuato.

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