rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Umbertide

Omicidio di Umbertide, uccise il rivale a coltellate: la Procura chiede un aumento di pena per il boscaiolo condannato

Processo in Corte d'appello: battaglia sulla contestazione delle attenuanti e delle aggravanti dopo la scelta del rito abbreviato

Udienza d’appello per il boscaiolo condannato per l’omicidio di un conoscente ad Umbertide due anni fa. Appello proposto sia da accusa sia da difesa. La prima contesta la mancata attribuzione delle aggravanti che comporterebbero un aumento di pena fino a 20 anni (ne aveva chiesti 22 in primo grado); la seconda punta alla legittima difesa e alla mancata applicazione delle attenuanti.

L’uomo, Hassane Bouskour, 42 anni, boscaiolo, difeso dall’avvocato Franco Libori, è stato condannato dalla Corte d’Assise a 12 anni di reclusione per omicidio con l’esclusione dell’aggravante dei motivi abietti e futili, con la concessione delle attenuanti generiche, per aver colpito e ucciso Abdeltif Hachiche, 35 anni ad Umbertide, in via Roma, il 18 ottobre del 2020.

L’imputato e la vittima si conoscevano da tempo. Quest’ultima era ospite in casa dell’uomo. Questa presenza e un tentativo di approccio con la compagna dell’imputato avrebbe scatenato la lite. Nel corso della giornata, infatti, in quella casa si sarebbe svolta una festa, finché verso mezzanotte, rimasti solo in tre, la vittima avrebbe iniziato a fare apprezzamenti e avance alla donna, cingendole i fianchi da dietro, in un abbraccio che il compagno della stessa non avrebbe gradito.

I due si erano prima insultati, poi si erano lanciati addosso bicchieri e stoviglie, poi il tutto sarebbe degenerato con la vittima che avrebbe cercato di colpire l’imputato con una sbarra di ferro, e con questi che si sarebbe difeso con un coltello da cucina e poi con un mattarello.

L’uomo è anche accusato di aver colpito e ferito la compagna, in quanto dopo la lite e la morte di Hachiche, l’imputato si la sarebbe presa con lei, imputandole tutte le colpe.

Il sostituto procuratore Giuseppe Petrazzini aveva chiesto 22 anni e mezzo, con la contestazione delle aggravanti dei futili motivi, cioè la gelosia dell’uomo e la mancata restituzione di un prestito di 150 euro.

La difesa aveva chiesto la qualificazione del fatto in eccesso colposo di difesa, essendosi trattata di una lite finita con la morte di uno dei due rivali. Per la difesa, inoltre, non si potrebbero contestare le aggravanti, in quanto in contrasto con il rito della celebrazione del processo.

Le parti civili, con l’avvocato Pasquale Perticaro, avevano chiesto la condanna secondo giustizia e un risarcimento di 900mila euro, ricordando che in patria c'è un'intera famiglia che non rivedrà mai più un loro caro.

I giudici hanno confermato la condanna a 12 anni, con espulsione al termine della pena, e la provvisionale di risarcimento ai familiari della vittima.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio di Umbertide, uccise il rivale a coltellate: la Procura chiede un aumento di pena per il boscaiolo condannato

PerugiaToday è in caricamento