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Cronaca

Omicidio Provenzano, Gregorio Procopio innocente: ma non era un omicidio della 'ndrangheta?

Il caso si era riaperto dopo la mega inchiesta che aveva portato solo la settimana scorsa all'arresto di altre sei persone, coinvolte secondo la Procura di Perugia, nella morte del muratore freddato con un colpo di pistola nel 2005

Inammissibile. La decisione arriva come un fulmine a ciel sereno per Gregorio Procopio che non potrà più essere processato per l’omicidio di Roberto Provenzano. La Cassazione si è, infatti, pronunciata oggi, 20 gennaio.

Nuovi risvolti – Il caso si era riaperto dopo la mega inchiesta che aveva portato solo la settimana scorsa all’arresto di altre sei persone, coinvolte secondo la Procura di Perugia, nella morte del muratore freddato con un colpo di pistola nel 2005, grazie all’operazione “Sottotraccia” dei Ros. Secondo, infatti, l’indagine i sei avrebbero prestato supporto logistico proprio a Gregorio Procopio. Ad avvalorare la tesi degli inquirenti le intercettazioni “ripulite” (traccia audio intercettazioni) a distanza di nove anni, le quali secondo l’accusa, incastrerebbero, non solo Gregorio Procopio, ma anche il cugino Antonio, l’albanese Guasi Platon e Francesco Elia. Istigatore sarebbe, invece stati Salvatore Papaianni, Vincenzo Bartolo e Giuseppe Affatato.

Con la decisione della Cassazione, che è stata chiamata a decidere sul ricorso presentato dalla procura generale di Perugia, Gregorio Procopio nonostante il risvolto delle nuove indagini non potrà più essere processato per il delitto di Roberto Provenzano. 

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