Omicidio di Davide Piampiano, scarcerato il 56enne che ha sparato e ucciso il giovane
La decisione del giudice del Tribunale di Firenze, competente sul caso in quanto la madre della vittima è un magistrato onorario
Il giudice del Tribunale di Firenze ha scarcerato il 56enne arrestato per l'omicidio di Davide Piampiano. Il magistrato ha disposto per l'uomo l'obbligo di firma presso la polizia giudiziaria.
Il 56enne è stato arrestato due settimane fa con l'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale. Secondo l'accusa avrebbe sparato all'amico scambiandolo per un cinghiale, ma invece che aiutarlo avrebbe tentato di depistare le indagini.
Il caso è stato trasferito alla competenza del Tribunale di Firenze in quanto la madre della vittima è un magistrato onorario.
Il 56enne arrestato per omicidio volontario con dolo eventuale ha parlato durante l’interrogatorio di garanzia, assistito dall’avvocato Luca Maori, ricostruendo i fatti, raccontando di non aver depistato le indagini (lo si accusa di aver manomesso il fucile della vittima, di aver nascosto il bossolo del proiettile che ha colpito Davide, di essersi cambiato i vestiti e di non aver chiamato i soccorsi, ndr).
Quanto alla mancata telefonata, immediata, al 118, il 56enne ha riferito di aver perso la testa di fronte all’amico ferito e morente. Anche nei giorni seguenti non avrebbe trovato il coraggio di ammettere, almeno ai genitori della vittima, di essere stato lui a sparare. Al giudice, a chiusura dell’interrogatorio, l’uomo aveva detto che la sua vita da quel giorno era finita perché aveva ucciso un giovane che considerava come un figlio.