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Cronaca

Caso Meredith, difesa Bongiorno: "Non ci sono prove a carico di Raffaele"

In Cassazione è stata la volta della difesa di Raffaele Sollecito. L'avvocato Bongiorno ha ribadito le contaminazione sui reperti e ha spiegato che non c'è nessuna prova contro Raffaele

Gli errori sui reperti da parte della scientifica è stata la carta vincente in sede di Appello e ora la difesa di Raffaele Sollecito - prima condannato e poi assolto per l'omicidio di Meredith Kercher - prova ancora una volta a rimetterla su quello che spera sia l'ultimo tavolo giudiziario del caso Mez: ovvero la Cassazione. L'avvocato Giulia Bongiorno davanti alla corte ha spiegato la totale infondatezza, a suo dire, delle analisi della Procura di Perugia sui reperti dell'omicidio. Da sempre fondamentali per collocare sulla scena del delitto Raffaele e Amanda: "Non vogliamo mettere nessuno sul banco degli imputati ma abbiamo dimostrato in modo inequivocabile che la polizia scientifica ha commesso una serie infinita di errori".

Il legale è tornato a parlare del gancetto del reggiseno di Meredith dove vennero trovate - secondo l'accusa - le tracce del Dna di Sollecito: " C'è stato un lungo lasso di tempo, 47 giorni, intercorso tra un primo e un secondo sopralluogo della scientifica nella casa del delitto. Che cosa è successo tra i due accessi? Come è normale, nella casa è entrata una serie di persone impegnata in perquisizioni, cioè a guardare dappertutto e a rovistare ovunque. E' nel secondo sopralluogo che viene ritrovato il gancetto del reggiseno di Meredith, un gancetto di un altro colore e in un'altra zona della stanza: come si può escludere che ci sia stata contaminazione?".

L'avvocato Bongiorno ha voluto rimarcare le differenze "abissali" in fatto di prove tra Sollecito e Guede, l'unico condannato e per la difesa da sempre l'unico assassinio di Meredith.  "In particolare nella stanza del delitto sono state trovate moltissime tracce genetiche di Guede, se ci fossero stati anche loro sarebbero state trovate anche le tracce di Amanda e Raffaele. Non è ipotizzabile una scena a tre in cui esistono tracce copiose di uno e non esistono tracce degli altri due. Non so - ha concluso - se il delitto di Guede sia stato commesso in concorso con altri ma nel caso fosse così non è detto che gli altri debbano essere Knox e Sollecito".

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