Caso Meredit, la Cassazione deciderà a marzo su Amanda e Raffaele

Amanda Knox - ovviamente non presente in aula - è riuscita per la seconda volta a lasciare il Tribunale di Perugia. La prima volta quando è stata assolta in Appello e stavolta è riuscita a portare a Firenze la causa per calunnia contro gli agenti della Polizia che hanno interrogato la ragazza di Seattle dopo l'omicidio di Meredith - disse di essere stata picchiata e di essere stata forzata a testimoniare il falso - e il Pm Giuliano Mignini.

La richiesta era stata fatta dai legali di Amanda , Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova hanno sollevato l'eccezione preliminare sull'incompetenza territoriale di Perugia sostenendo che tra le parti offese della calunnia c'è anche il magistrato Giuliano Mignini, che indagava sull'omicidio, e che per tale motivo la competenza a giudicare spetta a Firenze. Tesi accolta dal giudice Daniele Cenci, al termine di due ore di camera di consiglio. Firenze è competente sulle vicende che riguardano i magistrati perugini, che il capoluogo umbro è la sede giudicante per i colleghi romani. Molto contrariato invece è il Pm Giuliano Mignini che ha ribadito di non riscontrare per il procedimento nessun motivo di un trasferimento in Toscana.

"Non c'è nulla di personale nel processo Meredith e quindi anche in questo procedimento per calunnia": ha spiegato a chi gli stava vicino il magistrato perugino. E proprio lo stesso Mignini si trova nelle mani di quel Tribunale di Firenze dove già in passato per le vicende del caso Narducci ci sono stati dei procedimenti tra Procure con tanto di accuse, sequestri e procedimenti penali. Comunque, tornando al caso Meredith la cassazione sulla sentenza d'Appello - dove sono stati assolti Amanda e Raffaele Sollecito - si esprimera il 25 marzo prossimo. In caso di sentenza sfavorevole si dovrà ricelebrare il processo di secondo grado.