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Cronaca Fontivegge

Omicidio Fontivegge, 33enne accoltellato. La lite, la cocaina e l'arma del delitto trovata avvolta in un foglio di giornale

Il gip Lidia Brutti ha convalidato il fermo dell'omicida. Lui prova a difendersi: "Sono stato aggredito, non volevo ammazzarlo". Ritrovata l'arma del delitto: un coltello lungo 28 centimetri

L’arma del delitto con cui Zouaoui Saber ha ucciso Mohamed Wertani, trovato cadavere sabato notte in via Mario Angeloni, è stata trovata in via della Pescara avvolta in un foglio del quotidiano francese “Le Monde”.  Un coltello lungo ben 28 centimetri che lo stesso omicida ha riconosciuto.

Questa mattina il gip Lidia Brutti ha convalidato il fermo dell’indagato, il 27enne tunisino già gravato da precedenti nel mondo dello spaccio e stanato dai poliziotti della squadra mobile di Perugia -diretta dal vice questore Virgilio Russo - nell’appartamento di un connazionale in via della Pescara. L’indagato, alla presenza del suo legale, l’avvocato Vincenzo Bochicchio, ha offerto la sua versione dei fatti, confessando l’omicidio e spiegando di aver impugnato il coltello per difendersi dall’aggressione della vittima.

Le indagini della squadra mobile, coordinate dalla procura di Perugia, dopo 24 ore dal delitto è riuscita a ricostruire la vicenda e a risalire a Saber. Tassello dopo tassello, dalle analisi delle telecamere all’escussione di persone informate dei fatti e anche grazie alla conoscenza del sottobosco criminale dello spaccio di droga, ha consentito agli agenti di delineare il puzzle.

Ma cosa è successo prima dell’omicidio? Già quella notte c'era stato un brutto episodio ai danni di una guardia giurata da parte di un tunisino, anche lui di 27 anni. Con lui in quel momento c’erano altri connazionali,  tra cui la vittima dell’omicidio. Solo il 27enne, però, sarebbe il responsabile dell'aggressione alla guardia giurata e per questo arrestato. 

La vittima, Mohamed Wertami, insieme a un connazionale di 23 anni, nel corso della serata era andato sotto casa di Saber per comprare cocaina. In preda all’alcol, dopo averlo chiamato dalla via a gran voce, il 27enne lo avrebbe intimato di andarsene, negandogli così la cessione dello stupefacente. Da lì la lite culminata nel sangue con una coltellata sferrata all’addome. Ad assistere alla scena, il 23enne tunisino con cui la vittima si era fatta accompagnare per l’acquisto dello stupefacente.

Dopo l’omicidio, Saber si è allontanato andandosi a rifugiare in un appartamento in via XX Settembre dove i poliziotti, nella notte di domenica, hanno fatto il blitz scoprendo e bloccando anche un altro tunisino di 32 anni, clandestino e trovato in possesso di 4 dosi di eroina.  Per Saber è scattato il fermo dell'omicidio aggravato dai futili motivi. Denunciato anche il connazionale per favoreggiamento personale e detenzione ai fini di spaccio.

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