Maria Grazia Fioriti è una donna dimagrita, confusa e addolorata, anche se a tratti mostra un animo sollevato. Ha ucciso il marito, Enzo Bei Angeloni con un coltello, colpendolo al torace, forse con una coltellata mortale alla base del collo. Lo avrebbe agito perché esasperata dalle continue liti e dal comportamento dispotico del marito.

Si è presentata così all’interrogatorio con il sostituto procuratore Manuela Comodi e assistita dagli avvocati Luigi Santioni e Claudio Fiorucci.

“Ha risposto alle domande del pubblico ministero e ricostruito gli eventi a grandi linee, non sapendo delineare in maniera particolare i suoi comportamenti – ha detto l’avvocato Santioni - Ricorda che il marito è andato a letto dopo l’ennesima lite e le ha detto che quando si fosse svegliato l’avrebbe strangolata. La donna sarebbe andata in cucina, avrebbe preso un coltello e colpito l’uomo”.

La donna, ex impiegata delle Poste in pensione e molto conosciuta a Gubbio come il marito d’altronde, è indagata a piede libero per omicidio volontario. L’autopsia sul corpo dell’uomo di 79 anni sarà svolta domani dalla dottoressa Marta Bianchi.

Nel racconto fornito dalla donna al pm Comodi dopo che il marito era andatoin pensione la situazione familiare era peggiorata, con continui litigi dovuti alla permanenza in casa dell’uomo, costretto a ricorrere all’uso dell’ossigeno a causa di una patologia.

“La nostra assistita ha riferito che i litigi erano continui, sia con lei sia con il figlio – ha proseguito l’avvocato Santioni - La nostra assistita ha descritto episodi di umiliazione, di atteggiamenti dispotici dell’uomo. Maria Grazia Fioriti ha rilasciato una piena confessione e pur rimproverando al marito tanti dolori, è apparsa confusa e veramente contrita per quanto compiuto”.