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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Morte di Samuele De Paoli - "Se Patrizia fosse stata una donna esile sarebbe stata l'ennesima prostituta morta"

La difesa della trans accusata di omicidio preterintenzionale anticipa alcuni elementi da portare all'attenzione del giudice per l'udienza preliminare di mercoledì 15 marzo

“I giovani non dovrebbero morire; nessuno dovrebbe morire in circostanze violente. Nessuno, però, dovrebbe aggredire brutalmente un altro essere umano, quale che sia la ragione, perché non esistono motivi validi per massacrare una persona come Patrizia fu massacrata quella sera”. A pochi giorni dall’udienza per l’omicidio di Samuele De Paoli, il difensore di Hudson Pinheiro Reis Duarte, l’avvocato Francesco Gatti diffonde una nota per precisare alcuni elementi della tragedia in cui ha perso la vita un giovane di 20 anni.

“Ci troviamo di fronte ad una vicenda molto dolorosa, che ha avuto come epilogo la morte di un giovane di poco più di 20 anni, in circostanze che - per altro verso - condizioneranno per sempre l’esistenza dell’altro personaggio di quella terribile serata: Patrizia Pinheiro. I giovani non dovrebbero morire; nessuno dovrebbe morire in circostanze violente – scrive l’avvocato Gatti - Non c’è biasimo, non c’è giudizio, non c’è riprovazione nella condotta del giovane De Paoli di quella sera. Non c’è – perché siamo abituati a ragionare in maniera tecnica- alcun momento di cupa censura alla vita di Samuele, perché Samuele era un ragazzo, e aveva il diritto di vivere. Ma a volte capitano fatti della vita più grandi di noi. Capitano immani tragedie, che devono comunque essere affrontate - almeno dagli avvocati - con distacco e approccio tecnico”.

Un distacco che porta a guardare agli atti processuali e alle perizie e consulenze mediche. E gli atti affermano che “Patrizia Pinheiro riportava le lesioni che vedi in foto e descritte in atti, subìte per un’aggressione violenta determinata probabilmente da un forte discontrollo dovuto all’assunzione di cocaina; Samuele De Paoli riportava ad entrambe le mani (specie alla destra) lesioni da offesa; Samuele De Paoli subiva un afferramento del collo da parte di Patrizia, non violento, perché privo di componente ecchimotica. Il meccanismo automatico di flessione della falange del pollice della mano destra ha determinato la compressione profonda che ha attinto il nervo vago e ne ha comportato la bradicardia fino al repentino decesso, prima che compaia qualsiasi segno di asfissia, decesso favorito dall’assunzione di alcol e cocaina (c.d. “trigger”)”.

“Patrizia porterà per sempre con dolore il terribile ricordo di quella sera, perché è morto un ragazzo e riporto qui le sue parole ‘se al posto mio ci fosse stata

una donna più minuta probabilmente ci saremmo trovati di fronte alla solita morte della solita prostituta che a nessuno interessa, e ne muoiono tante’”.

L’avvocato Gatti conclude dicendo che non sa “se la mamma di Samuele potrà mai darsi pace o dare un senso a questa storia, ma credo fermamente che Patrizia non sia in alcun modo responsabile per la morte di Samuele; per questo ho il diritto e il dovere difensivo di sostenere questa mia fondata convinzione. Fondata alla luce di innegabili evidenze probatorie”.

“Alla visita si rilevavano vaste contusioni localizzate al volto; al capo erano presenti segni di strappamento recente di capelli in regione frontale mediana alta; nessuna lesività recente si osservava alle mani. In dettaglio, l’emivolto sinistro era interessato da ampia contusione ecchimotica di colorito rosso-bluastro scuro soffusione emorragica congiuntivale omolaterale; ulteriore area di contusione rosso bluastra era presente in sede orbitaria destra con edema palpebrale superiore ed inferiore. Area di contusione bluastra di piccole dimensioni era localizzata ai quadranti interni della mammella sinistra che risultava non protesizzata nonché al braccio destro, in sede posteriore. Il soggetto lamentava dolore diffuso del volto, in particolare al naso, nonché dolore all’emitorace sinistro la cui palpazione superficiale e profonda provocava spiccata e diffusa dolenzia”.

Alla visita esterna del cadavere Samuele De Paoli emergeva che “non si rilevava lesività esterna significativa, fatta eccezione per striature rossastre alla regione laterale sinistra del collo e in minore misura a destra, di incerta interpretazione, e piccole aree contuse polidistrettuali. Nella mano destra era rilevata la presenza di alcuni capelli lunghi di colore biondo”.

Tutti elementi che verranno portati davanti al giudice per l’udienza preliminare il 15 marzo, con l’indagata, accusata di omicidio preterintenzionale, che ha chiesto il rito abbreviato. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile tramite l'avvocato Marilena Mecchi e hanno chiesto 3 milioni di euro di risarcimento.

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