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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio di Città di Castello, Federico era una "bomba a orologeria" contro la madre

Sulla salute mentale di Federico non ha parlato solo ora il suo legale ma anche il fratello e il padre ascoltati dai magistrati. Racconti, violenze, comportamenti che di fatto trasformano il potenziale assassino della madre in una vera e propria bomba a orologeria

"Il ragazzo non sta bene, non sta bene per niente": l'avvocato Vincenzo Bochicchio lo ha più volte ribadito ai microfoni del Tg 5 dopo l'arresto del suo assistito Federico Bigotti, accusato dell'omicidio della madre Annamaria Cenciarini avvenuto nell'abitazione di Città di Castello. "Chiederemo, a questo punto, una perizia psichiatrica per Federico per accertare le sue condizioni di salute prima e dopo il fatto" ha continuato il legale "Attualmente è sotto choc dopo l'arresto dei Carabinieri. Il ragazzo vi ribadisco che non sta proprio bene".

Sulla salute mentale di Federico non ha parlato solo ora il suo legale ma anche il fratello e il padre ascoltati dai magistrati. Stranezze, violenze, comportamenti che di fatto l'unico indagato in una vera e propria bomba a orologeria. Dalla Procura trapela che da due anni evitava di uscire e di avere delle relazioni sociali stabili. Non prendeva in considerazione nessun lavoro che non fosse legato al mondo dello spettacolo.

Non riusciva o non voleva prendere la patente per l'auto. A scuola talmente grandi problemi che non ha finito le superiori. Persino nello sport, nonostante abbia il fisico adatto, ha fatto fiasco con tanto di cacciata da parte di una società di rugby. Usciva di nascosto dalla finestra della camera. Infine era stato segnalato come assuntore di droghe leggere.

Nell'ultimo periodo gli scatti d'ira erano aumentati ed erano rivolti sempre di più verso la madre. Nell'ordinanza di custodia cautelare all'accusa di omicidio si aggiunge quella per maltrattamenti. Il tutto grazie alle testimonianze dei familiari di Federico. Si parla di liti dove ha colpito con una scopa la povera Annamaria, di insulti, ricatti e minacce quotidiane. E' per questo che Federico era ormai diventata una  bomba a orologeria.

E l'esplosione finale è arrivata, secondo gli inquirenti, nel corso dell'ultimo litigio: impugnato il coltello ha incominciato a tirare fendenti con una ferocia inaudita continuando anche quando la madre era ormai agonizzante a terra. Almeno nove coltellate si legge nell'ordinanza. Un vero e proprio massacro. 

Attualmente è sorvegliato giorno e notte nella cella di isolamento di Capanne. Sotto choc per l'arresto che era inevitabile e annunciato. La difesa proverà la carta della semi-infermità mentale mobilitando esperti.

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