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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Oggi, 24 giugno, ricorre la natività di San Giovanni Battista. Acqua odorosa, mietitura, detti e tradizioni popolari

Una festa che risale ai Romani i quali in questa data celebravano la dea Fortuna, quella che regola la Sorte

Oggi, 24 giugno, ricorre la natività di San Giovanni Battista. Acqua odorosa, mietitura e detti popolari. Una festa che risale ai Romani i quali in questa data celebravano la dea Fortuna, quella che regola la Sorte. Le classi subalterne contadine officiavano il rito della rugiada, in perugino “guàzz(e)ra”. Uno dei riti propiziatori consisteva, appunto, nel rotolarsi sulla rugiada mattutina con funzione apotropaica, ossia per tenere lontani il male e la sfortuna. Il detto relativo recita “La guàzz(e)ra de San Giovanni cura tutt i malanni”. I bifolchi facevano passare gli animali da tiro attraverso tre fossi, come rito scaramantico per tutelare la loro salute.

Le fanciulle, in cerca di salute e bellezza, si bagnavano con l’“Aqqua Odorosa dle Centerbe”. La si realizzava mettendo a macerare nella notte, in un catino con acqua, cento varietà di erbe e di fiori. L’abluzione con quel liquido conferiva benessere e fascino. Si dice che San Giovanni sia il santo della verità. Da qui il detto “San Giuanne m porta inganni”. La
frase veniva pronunciata con le dita a formare la croce, che spesso – a sancire la sacralità dell’impegno – veniva addirittura baciata. A rimprovero di una persona (specie un bambino) che cambia rapidamente umore si esclama: “Sè come la gatta de san Giuanne: ora ride, ora piagne”.

In materia di lavori agricoli, si ricorda “Per san Giuanne, pija la falce e taja le gamme”, in cui le “gambe” da tagliare sono gli steli del grano da mietere. Legato a questa necessità, il brocardo che recita: “Per San Giuanne tutte le fiòle arvòn da le mamme”, in cui il tornare a casa dalle mamme allude al recarsi alla famiglia d’origine per aiutare in cucina e nei numerosi impegni legati alla battitura del grano. Come detto meteorologico si diceva “Per San Giovanni piove ta tutt i panni”, ossia si bagnano i panni stesi ad asciugare. Oppure “A la vigija de San Giovanni, piove tutti j anni”. Quanto all’aspetto produttivo, si ricordava: “Si San Giovani la bagna, cade verde la castagna”, ossia
cade prima di giungere a maturazione.

Per esorcizzare una morte dolorosa, si dice “Fa la fine de san Giuanne” in riferimento al martirio, avvenuto il 29 agosto. Giovanni fu infatti decapitato per volere di Erode Antipa, per compiacere Salomè (figlia di Erodiade) che aveva danzato per lui. La stessa battuta si adatta agli “innamorati cotti”. Ossia a quanti, per amore, sono portati a “perdere
la testa”.

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