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Cronaca Sant'Andrea delle Fratte

Ospedale Perugia, un nuovo macchinario per il tumore al seno

Presentata venerdì mattina, alla presenza di illustri personaaggi una nuova apparecchiatura che segna una svolta epocale nel percorso assistenziale e chirurgico per il tumore al seno

Solo in Umbria ci sono circa 650 nuovi casi di tumore al seno entro la fine del  2012 e di questi il 40% vengono trattati dall'Azienda Ospedaliera di Perugia. Proprio per questo, venerdì mattina, nell'atrio principale del Santa Maria della Misericordia, in occasione della cerimonia di apertura, in Umbria, della nuova Campagna Nastro rosa, dedicata alla prevenzione del tumore al seno, una  nuova apparecchiatura  innovativa, come l'hanno definita gli esperti.

Il nuovo macchinario serivrà per ridurre il percorso assistenziale e soprattutto chirurgico, della donna affetta da questa patologia.

"Questa apparecchiatura ha un effetto epocale, se si confronta il nuovo metodo con quelli istopatologici  effettuati fino a poco tempo fa", ha dichirato il Prof. Antonio Rulli, presidente regionale della Lilt (Lega italiana contro i tumori) e Responsabile della Struttura semplice  dipartimentale  Breast Unit.

Alla presentazione erano presenti la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il Rettore dell'Università di Perugia, Francesco Bistoni, il preside della facoltà di medicina e chirurgia, Luciano Binaglia e il commissario straordinario dell'Azienda ospedaliera di Perugia, Walter Orlandi.

Apparecchio per esame al seno - Foto Belfiore

Orlandi ha voluto ricordare che: "Abbiamo voluto acquisire questo apparecchio con un intervento finanziario non eccessivo che,  accresce l'innovazione tecnologica, del nostro Oaspedale ed  umanizza il percorso diagnostico e terapeutico abbassando l'elevato stress psicologico che le donne devono subire".

Il Prof. Rulli ha ricordato come "la biopsia del linfonodo sentinella si è rapidamente affermata come la procedura chirurgica d'elezione per le pazienti affette da carcinoma mammario ed in questo contesto il nuovo apparecchio modifica in maniera sostanziale il percorso chirurgico.

Questo nuovo sistema - ha aggiunto il Presidente regionale della Lilt -permette  in  meno di 30 minuti  di analizzare geneticamente l'intero linfonodo sentinella indicando macro e micro metastasi o linfonodo negativo, con la possibilità di intervenire all'istante inella stessa seduta operatoria".

Anche per l'anatomopatologo Prof. Angelo Sidoni sono numerosi i vantaggi, "sia per la paziente, che può avere la diagnosi conclusiva nel corso della stessa seduta operatoria, sia per le risorse dell'azienda  ospedaliera che può utilizzare nin maniwera razionale l'utilizzo delle sale operatorie".

Interessante anche l'intervento del Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Prof Luciano Binaglia che ha voluto congratularsi con la direzione ospedaliera "perchè ha fatto  l'investimento giusto nel momento migliore, per dare cosi un ulteriore segnale di efficenza".

Il Rettore Bistoni, nelle dichiarazioni riferite dall'ufficio stampa dell'ospedale approva la strada marcata dalla sanità locale: "Sappiamo quale è la direzione della Sanità e in quella direzione ci stiamo indirizzando non solo per noi ma anche per le future generazioni. Biologizzazione e pluridisciplinarità caratterizzano ormai la medicina di tutti i giorni e proprio in funzione di questa svolta per la  la medicina del 21asimo secolo è importante la riorganizzazione assistenziale cui stà lavorando la Regione Umbria

Per quanto ci riguarda posso assicurare-continua il Rettore- che il centro di genomica sarà operativo a partire dal gennaio 2013 anche grazie alle risorse della Bill Gates Foundation.Quel centro sarà il cuore pulsante dell'ospedale".

 A concludere la presentazione, la presidente Marini, nominata madrina in Umbria della Campagna Nastro rosa: "Secondo un monitoraggio effettuato dal ministero della Salute - ha detto la  Presidente - solo otto regioni, tra cui la nostra Umbria, che figura in testa alla graduatoria , garantiscono tutti i livelli assistenziali, mentre solo quattro, tra cui sempre l'Umbria, hanno un punteggio massimo relativamente allo screening per il tumore al seno".

La Marini ci ha tenuto a ricordare che anche nel 2012, l'Ospedale di Perugia, confermando lo stesso risultato degli ultimi anni,  ha ottenuto il miglior riconoscimento dall'Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna con i "Tre Bollini Rosa" per l'eccellenza nelle cure delle patologie femminili.

   

 

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