rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Nuova Monteluce, dal fallimento alla ripartenza inaspettata. Intervista alla Tesei: "Abbiamo vinto una sfida disperata..."

"Ora seguirà la fase di rilancio a cui le forze economiche e professionali, ma anche i cittadini, dovranno partecipare attivamente, dimostrando il loro interesse per il quartiere e le opportunità che offrirà"

Sembrava impossibile: ditte non pagate e sull'orlo del fallimento, fondo gestore fallito, progetto delle passate giunte comunali e regionali di sinistra alla prova dei fatti inadeguato e sbagliato, opere non concluse e un quartiere, quello di Monteluce, che invece di essere rilanciato come promesso era diventato a rischio degrado, con case dal valore dimezzato rispetto al passato. Nessuna nuova cittadella sanitaria e pochi spazi all'Università. Insomma, il Progetto Monteluce si era trasformato in buco nero. Ma la Giunta Tesei, come dimostrano i fatti - insieme all'Università e in parte anche il comune di Perugia - ci ha creduto anche nei momenti più difficili. E' stato trovato un super accordo: da Prelios - il fondo di investimento nuovo - alle banche fino alle ditte locali che hanno recuperato a stralcio una parte dei soldi per i lavori fatti (e nuovi appalti). E il 30 settembre da Pnb Paribas la conferma: la nuova Monteluce riparte con uno stanziamento di 12milioni di euro e con un accordo solido. C'è anche una data di scadenza dei cantieri: 2027. Si riparte dunque. Alla Presidente Tesei abbiamo fatto quattro domande per capire come è andata, quanto è costato il tutto e soprattutto come si è riusciti a passare da un fallimento annunciato ad una ripartenza

****************
Dopo un fallimento annunciato, con tante ditte costrette ad indebitarsi, possiamo dire che con l'intervento suo e della Giunta si può affermare che il progetto è ripartito ed ha basi solide?
"Sicuramente quando abbiamo cominciato a lavorare sul dossier, ad inizio mandato, le possibilità di salvare il comparto erano minime, e quanto ci era stato lasciato era una situazione totalmente compromessa anche per le nostre aziende locali. Però non ci siamo arresi, non abbiamo ritenuto che fosse meglio lasciar fallire comparto ed aziende limitandoci a denunciare quanto avevamo trovato. Abbiamo creato un percorso finanziario di salvataggio, convinto banche, fornitori e gestore, trovato un fondo che investisse in Monteluce (il più importante di settore in Italia) e dopo 3 anni di lavoro siamo riusciti in un’impresa disperata.  Un’impresa però fondamentale per Perugia e tutta l’Umbria in un quartiere cruciale per il capoluogo. L’essere riusciti a coinvolgere Prelios, leader del settore, dona solide basi al futuro del rilancio, che comunque vede già finanziato un investimento da ben 12 milioni".

Le ditte umbre che in questi anni sono state massacrate a livello economico come saranno risarcite? Nuovi appalti?
"Le nostre aziende locali che avevano lavorato a Monteluce credendo in chi aveva gestito il precedente intervento, al nostro arrivo vedevano azzerate le proprie possibilità di incassare anche un solo euro dei crediti vantati. Grazie a questa operazione le ditte sono riuscite, anche se a stralcio, a recuperare una buona parte delle spettanze.  Le ringrazio per aver accettato permettendo così l’operazione. Certamente nel proseguo dei lavori, se interessate, potranno proporsi per continuare a lavorare al progetto, candidandosi per un intervento da ben 12 milioni come detto, e secondo in piano di Prelios in un solo anno".

E' possibile capire quanti soldi le giunte di centrosinistra hanno bruciato ad oggi con l'operazione monteluce?
"Non sono io a dover rispondere a questa domanda. Nel piano per il rilancio dei finanziatori diventato operativo qualche giorno fa è chiaramente riportato quale era il valore dei conferimenti pubblici ed il fatto che fosse più che azzerato. Dal mio arrivo questa Giunta non ha più impiegato denaro pubblico per gestire e salvare il comparto Monteluce, e questo fatto è un elemento qualificante di ogni delibera che abbiamo preso".

E infine: come ha vissuto questo dossier ereditato dal passato in modo fallimentare? E soprattutto quando ha capito che poteva essere salvato?
"Come detto era uno dei dossier più spinosi e complessi ereditati, purtroppo non l’unico.  In alcuni momenti l’operazione è sembrata estremamente complicata se non impossibile, considerato anche il periodo covid che ha bloccato ogni investimento. L’altalena di emozioni e preoccupazione è stata la costante per 3 anni. Ma il costante lavoro e la convinzione dell’importanza di questo salvataggio non ci ha fatto mai desistere.  Ed anche a Natale 2021 o a giugno 2022, quando sembrava che tutto potesse sfumare a pochi passi dal traguardo, abbiamo messo in campo relazioni e competenze che hanno risolto i problemi. Solo con la lettera del gestore di alcuni giorni fa abbiamo avuto la certezza ufficiale del buon fine del salvataggio e risanamento di Monteluce. Ora seguirà la fase di rilancio a cui le forze economiche e professionali, ma anche i cittadini, dovranno partecipare attivamente, dimostrando il loro interesse per il quartiere e le opportunità che offrirà".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuova Monteluce, dal fallimento alla ripartenza inaspettata. Intervista alla Tesei: "Abbiamo vinto una sfida disperata..."

PerugiaToday è in caricamento