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Cronaca

Agli Arconi in arrivo la nuova bilbioteca del centro storico

Presentato stamani dal Sindaco Boccali e dalla Presidente Marini, il progetto della nuova biblioteca che andrà a rivalutare gli Arconi del Mercato coperto per farne una struttura moderna e interattiva

Presto il centro di Perugia avrà una nuova biblioteca, che chiamarla così, visto il progetto, sembra proprio riduttivo. Presentata stamani al Pincetto dal sindaco della città, Wladimiro Boccali, e dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, la 'nuova biblioteca' sarà un progetto che mescola antico e moderno, pietra e hi-tech, per dare al centro storico una moderna 'piazza del sapere'.

Il progetto della nuova struttura culturale sarà un nuovo modo per trasformare un luogo storico di Perugia, come quello degli Arconi del Mercato coperto, da recuperare e valorizzare: costerà 3,5 milioni di euro e dovrebbe essere finita per il 2015. Un nuova piazza in uno dei luoghi più suggestivi dove, da tempo, moderno e antico convergono, dove si cercherà di dare un servizio di accesso all'informazione e alla cultura, sopratutto contemporanea, per l'intera comunità cittadina, un luogo chepromuova la lettura intesa come incontro di idee e di persone, quindi anche di socializzazione.

Dal punto di vista architettonico, viene definita 'una soluzione unica', perché collocata in uno spazio di assoluto valore storico, ma vuoto al suo interno, quindi facilmente adattabile alle idee dei progettisti. Come ricordato dal comune era necessario un altro sapzio che potesse ossigeno alla biblioteca Augusta che negli ultimi tempi ha sofferto una serie di limitazioni che ne hanno compromesso non solo lo sviluppo ma anche il mantenimento di livelli di sicurezza e di servizio adeguati.

Presentazione nuova 'Biblioteca Arconi'

La sede attuale, del resto, che fu inaugurata nel 1969, fu una scelta temporanea e di ripiego in previsione di costruire un nuovo edificio o di trovare una sede più adeguata. La soluzione individuata oggi prevede in pratica la ripartizione in due edifici diversi delle funzionalità di conservazione/ricerca e di pubblica lettura. La parte storica (manoscritti, incunaboli, mappe, stampe, libri antichi fino al 1831), nonché tutto il materiale moderno funzionale allo studio di questi documenti, resterà quindi nella sede attuale, usufruendo di nuovi spazi, alleggerendo il carico dei depositi, migliorando la consultazione da parte degli utenti e la vivibilità degli uffici.

Gli Arconi risponderanno invece alla seconda funzione, quella della pubblica lettura. Il modello generale di riferimento è quello di 'biblioteca aperta', dove si cerca di intercettare una tipologia di utenza che solitamente non frequenta le biblioteche italiane e che resta insensibile ai tradizionali servizi di lettura e consultazione.

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