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Cronaca

Norme chiare e condivise sulla gestione dei rifiuti indifferenziati ai tempi del Covid-19

Approvato a Perugia l'Odg sulla tutela degli operatori ecologici e per una maggiore chiarezza e informazione sulle norme di smaltimento dei dpi per la popolazione e per i gestori della raccolta rifiuti

il Comune di Perugia si impegnerà nel supportare, anche tramite i propri canali di informazione, l'opera di sensibilizzazione portata avanti dai gestori del servizio di rifiuti in merito ai nuovi accorgimenti che la popolazione deve adottare nello smaltimento dei rifiuti urbani (doppio sacchetto, mascherine guanti e teli monouso da non differenziare, etc.); inoltre verranno predisoposti - nei pressi dei supermercati della città - contenitori speciali dove gettare guanti e mascherine monouso, sia per una maggiore tutela degli operatori ecologici, sia per limitare quanto più possibile il danno ecologico derivato dalla dispersione nell’ambiente dei presidi di protezione individuale.

E' quanto deliberato all'unanimità dal Consiglio comunale di Perugia su proposta dei consiglieri Pd Paciotti, Bistocchi, Borghesi, Ranfa e Zuccherini. “Lo spirito dell’ordine del giorno -ha affermato il consigliere Paciotti- è proprio quello di rendere organiche tutte le disposizioni in materia e di fare in modo che il Comune possa fare da collante tra i vari attori, facendo si che un domani si possa avere un modus operandi già collaudato e
condiviso.”

Alla ricerca di protocolli condivisi

Altri punti dell’impegno riguardano l’invito da parte del Comune alla Asl e alla Regione a inserire gli operatori tra le categorie prioritarie per l'effettuazione dei tamponi per il Covid-19, nonché a promuovere presso l'AURI la stesura di un protocollo tra aziende coinvolte nella gestione dei rifiuti e azienda ospedaliera incenitrato sul trattamento dei rifiuti a rischio biologico in contesto emergenziale; questo protocollo dovrebbe trarre spunto dalla situazione attuale per rendere sistematiche le azioni e i suggerimenti forniti da organismi nazionali, su tutela della salute, protezione dal rischio biologico, programmazione delle attività e degli spazi degli impianti. Il protocollo, naturalmente, richiede anche il coinvolgimento di Regione Umbria, ARPA Umbria, AURI Umbria ed entrambe le USL del territorio. 
L'atto comunale approvato ricorda come già 'AURI abbiama manifestato, in una lettera rivolta alla Presidente della Regione Umbria, la necessità di una discussione condivisa con autorità e gestori dei servizi ambientali, a seguito di numerose sollecitazioni pervenute a questi ultimi dagli enti locali in maniera scoordinata e senza un piano d'azione unico.
Quanto emerge, in particolare, è la difficoltà da parte dei gestori della raccolta riufiuti di procedere alla raccolta indifferenziata quotidiana (come da norme del'ISS) presso i domicili in cui risiedono persone positive al tampone sottoposte a quarantena obbligatoria o isolamento, poiché manca un servizio apposito e sorgono anche  problematiche di privacy.

Anche in questo caso, dunque, è importante individuare protocolli condivisi, sebbebe la Regione si sia mossa con l'ordinanza n. 13 del 30 marzo 2020 per inquadrare il trattamento dei rifiuti prodotti da persone positive al tampone seguendo le indicazioni fornite dagli altri organismi nazionali). Anche in questo caso però è necessario procedere di concerto con i Comuni interessati, i quali dovranno comunicare e aggiornare il gestore circa i casi positivi presenti nel proprio territorio, garantendo per questi casi viene garantita la raccolta dei rifiuti a domicilio attraverso un servizio ad hoc. 

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