rotate-mobile
Cronaca Spoleto

Spoleto, non versa gli alimenti alla figlia, ma era depresso e non lavorava più: assolto

L'uomo nel tempo ha saldato tutti i debiti, ha corrisposto mensilmente quanto doveva e si è sempre occupato della figlia, ai bisogni della quale hanno sempre pensato i nonni materni

Assolto perché ha ripianato tutti i debiti quando ha iniziato a lavorare e dopo che la ex compagna ha ritirato la querela per mancato versamento degli alimenti.

L’imputato, difeso dall’avvocato Dario Epifani, era accusato di avere fatto mancare i mezzi di sussistenza alla figlia minore dopo che la compagna, nonché madre della piccola, aveva lasciato l’uomo ed era tornata a vivere con i genitori. Il padre avrebbe dovuto, infatti, corrispondere 250 euro mensili, oltre al 50% delle spese straordinarie concordate davanti al giudice.

Quando la compagna lo aveva lasciato, però, l’uomo era caduto in depressione e non lavorava più. Tanto che un tentativo di pignoramento del conto corrente aveva certificato che c’erano solo 80 euro.

Anche la donna, comunque, non era in grado di provvedere alla figlia, tanto che erano i nonni a occuparsi di tutto.

Con il passare del tempo, però, l’uomo ha ripreso a lavorare e a saldare gli arretrati, corrispondendo ogni mese quanto dovuto. I testimoni sentiti in aula, inoltre, hanno confermato che era un padre attento e premuroso.

La ex compagna, assistita dall’avvocato Paola Valentini, infine, ha ritirato la querela e il giudice ha disposto l’assoluzione per l’imputato per non aver commesso il fatto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spoleto, non versa gli alimenti alla figlia, ma era depresso e non lavorava più: assolto

PerugiaToday è in caricamento