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Cronaca

Otto anni sotto processo, ma l'imputato neanche lo sapeva: il giudice chiude il caso

Esteso fino al 2029 il tempo per ricercare l'uomo e comunicargli gli atti processuali

Otto anni sotto processo, ma non lo ha mai saputo. E dopo anni di rinvii di udienze e senza una dichiarazione di irreperibilità, il giudice ha chiuso il procedimento con sentenza di non doversi procedere per mancata conoscenza della pendenza del processo da parte dell’imputato.

L’uomo, difeso dall’avvocato Roberto Quirini, era accusato di non aver provveduto al sostentamento della famiglia dopo la separazione, non versando gli alimenti alla ex moglie e ai figli.

Un’accusa per la quale la Procura di Perugia aveva avviato un’indagine che era poi diventata una citazione in giudizio nel 2017. La cosa, però, non è mai stata notificata all’indagato e poi imputato. Elemento fondamentale, per l’ordinamento giuridico, per procedere contro l’imputato.

Stamattina il giudice ha preso atto della situazione e dichiarato il non doversi procedere a carico dell’uomo, ma estendendo fino al 2029 il tempo per ricercarlo e comunicargli gli atti a suo carico. Sempre che la prescrizione non intervenga prima.

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