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Cronaca

Dieci night club umbri "accusati" di essere dei bordelli: ragazze reclutate e selezionate

Una lunga indagine che ha portato a iscrivere nel registro degli indagati ben 54 persone, molti di questi umbri. Tutti i nomi dei night club finiti nel mirino inchiesta "Alcatranz". Forze dell'Ordine in azione da Perugia a Gualdo Tadino

Dieci. È questo il numero dei nigth club, sparsi per l'Umbria, finiti in mezzo a una mega inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia. Una lunga indagine che ha portato a iscrivere nel registro degli indagati ben 54 persone. In base alla tesi accusatoria, i coinvolti si sarebbero resi responsabili di sfruttamento della prostituzione e della riduzione in schiavitù di alcune ragazze, una di esse minorenne, provenienti tutte dall'Est Europa.

Ed è proprio nelle 22 pagine del capo d'imputazione che emerge la divisione dei ruoli tra i membri del “clan” dedito alla mercificazione del corpo delle loro vittime. Uno dei ruoli principali era destinato a un'autista che, viaggiando tra l'Italia e l'Est Europa, si occupava del reclutamento delle giovani ragazze. Trattate come carne da macello, venivano selezionate e destinate in uno dei vari night club sparsi per l'Umbria. Il tutto con un unico fine: ridurre in schiavitù le giovani, obbligandole ad avere rapporti sessuali con i clienti.

Le prestazioni, stando sempre alle indagini svolte dalla Dda, si consumavano anche in alberghi ed appartamenti gestiti da alcuni appartenenti al gruppo. Le ragazze, minacciate sia psicologicamente che fisicamente, non avevano alcuna possibilità di ribellarsi, piegandosi così alla volontà dei loro aguzzini.

La vicenda è approdata oggi davanti al gup Andrea Claudiani che ha rinviato il tutto al prossimo 21 gennaio, dopo aver accolto l''eccezione delle difese su un difetto di notifica. A rimanere coinvolti nella scandalosa vicenda ben 10 night club: Colibrì (Cannara); Regina (Perugia); City Club (Spoleto); Bolero (Arrone); Oliver Due (Gualdo Cattaneo); Kristal (Perugia); Butterfly (Gualdo Tadino); Alcatraz (Gualdo Cattaneo); Faschion (Bastia Umbra); Coccinella (Magione).

Le 54 persone rimaste coinvolte nella vicenda sono difese dagli avvocati Gianni Dionigi, Giuseppe De Lio, Delfo Berretti, Alessandro Vesi, Pietro Gigliotti, Matteo Quagliarini.

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