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Cronaca

Negozi chiusi il sabato pomeriggio, la decisione della Tesei non piace: Confesercenti sulla barricate

Granocchia chiede subito una modifica anche perchè non ci sono studi a supporto di tale decisioni

"Ci stanno arrivando decine di chiamate dai nostri associati rimasti esterefatti di fronte ad una scelta non comprensibile su un piano di contenimento dei contagi": lo scrive con rabbia e preoccupazione Giuliano Granocchia, presidente regionale Confesercenti Umbria, che sta cercando di comunicare la rabbia dei commercianti al Palazzo della Tesei ma anche al potentissimo Comitatori tecnico scientifico dell'Umbria.

"Perché non c’è nessun dato che dica che l'apertura delle piccole attività commerciali il sabato pomeriggio aumenti i rischi di contagio dei cittadini umbri. Invece di pensare a provvedimenti così drastici vanno intensificati i controlli per verificare il rispetto delle regole. Questo permette di non penalizzare sia i cittadini che i piccoli commercianti che proprio nel sabato pomeriggio vedono un momento importante del loro lavoro. Le piccole attività già duramente colpite dalla crisi non possono subire anche questa scelta".

Confesercenti Umbria, pur confermando di essere da sempre a favore delle opportune misure preventive, è altrettanto contraria a scelte penalizzanti e non utili ad affrontare la difficile fase della pandemia e chiede alla Presidente della Giunta regionale un passo indietro. 
 

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