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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Nasce a Perugia il primo cioccolatino d’arte… è un peccato mangiarlo. Una serie di creazioni di Elisa Ballerani, artista e graphic designer, esperta di dolcezze

Nasce a Perugia il primo cioccolatino d’arte… è un peccato mangiarlo. Una serie di creazioni di Elisa Ballerani, artista e graphic designer, esperta di dolcezze. Figlia d’arte, racconta: “Sono cresciuta tra musica e scultura. La passione per l’arte mi è stata trasmessa dalla famiglia: madre cantante e papà scultore”. Entrambi sono figure note e apprezzate dalla civitas perusina e non solo. Antonella Falteri, nota come la “Mina perugina” [La Mina perugina scalda il Barton Park in una serata tutta dedicata alla Tigre di Cremona (perugiatoday.it)] è cantante straordinaria. Unanimemente apprezzata nel milieu musicale, non è decollata a livello nazionale perché ha scelto di dare priorità alla famiglia e all’educazione delle due figlie. Ma da almeno quattro decenni è la regina incontrastata delle serate in Umbria e non solo.

Paolo Ballerani [Presentata, a Ponte San Giovanni, l’opera scultorea di Paolo Ballerani Il cavaliere triste (perugiatoday.it)] è artista a tutto tondo: pittore, scultore, autore delle migliori installazioni in Galleria Nazionale, al Museo Archeologico, in musei dei cinque continenti, in edifici pubblici e privati. Dice Elisa, una delle loro due figlie: “Fin da piccola ho imparato ad apprezzare la bellezza in tutte le sue forme”.

Come nasce la passione per il cioccolato? “Nel corso degli anni, mi sono avvicinata ad una materia estremamente sensibile, come il cibo degli dei, il cioccolato, così dolce e difficile da domare”.
Come sei riuscita a coniugare arte e dolcezza? “L’incontro fra le due materie mi ha permesso di applicare tutto ciò che ho imparato da piccola, quando con il papà lavoravo l’argilla e mescolavo colori su di una tavolozza. Ora questi preziosi insegnamenti mi regalano forti emozioni e soprattutto soddisfazioni”.

Insomma, hai amalgamato pittura, scultura e il nostro storico prodotto di punta. "Mettere insieme conoscenze artistiche come la scultura e la pittura, unite al cioccolato, mi permette di creare piccole opere d’arte, piacevoli alla vista e al palato”.
E la passione per la musica? “Il gustare una cosa buona è sempre accompagnato da un sottofondo musicale, perché ormai è risaputo che la buona musica riesce a sollevare l’animo, tirando fuori il nostro lato più intimo e creativo”.

Rispetto ai colori di tua sorella e della mamma, sempre piuttosto ardite, tu scegli un look serio, quasi severo, come mai? “Nonostante la mia figura classica, dentro sono estremamente rock: ho sempre un particolare che salta all’occhio dei più attenti. Classica sì, ma non temo qualche assennata ‘provocazione’”.

Come definire questi prodotti, per i quali tuo papà sta preparando un capolavoro di cartotecnica? “Non saprei: un quadro, una scultura, un piacere? Scegliete voi la definizione più appropriata. L’importante è raggiungere l’estasi sensoriale. Perché il cioccolato, abbinato all’arte, ha poteri straordinari. Non provarlo sarebbe un peccato”.

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