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Cronaca

Narducci, nessuna relazione con Mostro di Firenze

All'indomani delle motivazioni depositate del Gup di Perugia Micheli sul caso Narducci, il legale della famiglia parla di sentenza razionale che restituisce l'immagine pulita del medico perugino

Francesco Falcinelli, difensore del padre di Francesco Narducci, trovato morto nel 1985 nel lago Trasimeno, commenta le motivazioni della sentenza depositata dal Gup di Perugia, come un verdetto persuasivo e razionale che parte dalla "ineccepibile premessa" della morte per suicidio del medico perugino.

Il legale è soddisfatto per "l'attenta analisi del risultato probatorio" dal quale emerge il convincimento dell'insussistenza dei reati contestati al proprio assistito: "Il professor Ugo Narducci ha sempre sostenuto che il figlio morì per suicidio l'8 ottobre del 1985. La sentenza dà atto di ciò argomentando compiutamente anche in relazione ai convergenti esiti probatori da quali emerge definitivamente l'inesistenza di un collegamento tra Francesco e le vicende del cosiddetto mostro di Firenze".

Recupera così pienamente la sua immagine e il suo ricordo- continua l'avvocato Felcinelli- di un Francesco Narducci noto alla comunità scientifica per i prestigiosi risultati ottenuti nella ricerca e nell'insegnamento. Deve ritenersi destituita di qualsiasi fondamento la tesi investigativa che ipotizzava non meglio specificate messe in scena finalizzate all'occultamento di un accertamento  di inesistenti verità alternative".
 

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