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Cronaca

Il Calvario di una mamma, la gioia per un parto a 38 anni e poi il malore e la morte

Non ci sono parole per il dramma che ha colpito una intera famiglia passata dalla gioia per un bimbo a quella dell'angoscia e poi della disperazione per la morte della neo-mamma avvenuta 48 ore dopo il parto

Aveva partorito quel figlioletto che a 38 anni era una vera e propria benedizione. Voluto, cercato e sognato tante volte negli ultimi anni. Il ricovero in Ospedale a Pantalla - poco distante da casa per lei che abitava in provincia di Terni - per un parto cesareo concordato e stra-concordato con i medici. In poche ore è arrivato il vagito del piccolo, il tempo di sapere che sta bene, di vederlo per pochi minuti e ricevere gli auguri e i sorrisi della famiglia e del marito.

Poi però la donna ha iniziato a salire velocemente il proprio "calvario" inaspettato: un malore devastante, il corpo che forse non ha resistito allo choc inevitabile di un parto e dalla gioia per una vita si è passati al pianto per la morte di una neo-mamma. Inutile e disperata la corsa alla sala rianimazione dell'Ospedale di Perugia. Secondo il Messaggero - a firma Luca Benedetti - la famiglia ha richiesto ufficialmente l'autopsia per accertare le cause della morte della 38enne.

Le cartelle cliniche e la tempestività dei sanitari fanno escludere al momento un qualsiasi errore medico legato al parto tramite la formula del cesareo. Ma molto dipenderà dall'autopsia. 

DONAZIONE ORGANI - La famiglia della donna hanno dato l'assenso per la donazione degli organi, che è avvenuta con interventi chirurgici  separati. Il primo è stato eseguito da una equipe proveniente dall’Ospedale Gemelli di Roma, che ha effettuato il prelievo del fegato, che questa mattina stessa verrà impiantato in un paziente ricoverato presso quella struttura ospedaliera. Il secondo intervento è stato eseguito da una equipe di chirurghi  della S.C di Chirurgia Generale del S. Maria della Misericordia.  

I dottor Francesco De Santis ed Adolfo Petrina hanno proceduto al prelievo dei reni. Sempre nel corso della notte, l’equipe del prof Carlo Cagini ha effettuato il prelievo delle cornee, trasferite presso la Banca degli occhi di Fabriano. La complessa attività è stata interamente coordinata dal Centro Regionale Trapianti,  ed ha visto impegnate oltre 30 unita sanitarie  tra medici e personale infermieristico. Questa mattina un’equipe coordinata dal Dr Paolo Baccari, Direttore della S.C. di Chirurgia Generale , ha  proceduto al  trapianto dei reni su due pazienti umbri, da tempo in attesa di donazione di organi, costretti a sottoporsi a dialisi

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