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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L'INTERVENTO "Il lupo perde il pelo ma non il vizio: altro sgarro di Barelli alla democrazia"

di Cristina Rosetti *capogruppo del Movimento 5 Stelle

Dopo l’attacco infondato alla legittimità dell’operato del Consiglio Comunale, con il documento di 13 pagine, in cui di fatto si tentava di mettere il bavaglio al Consiglio e che all’ultima seduta ci ha costretto per protesta ad abbandonare il Consiglio, nella più totale recidiva, il Vice-Sindaco presenta i dati del Piano finanziario Gest/Gesenu ancora prima che l’atto, di competenza del Consiglio comunale, arrivi addirittura ad essere discusso in commissione. Un atto, lo ribadiamo, che va approvato dal Consiglio comunale e, pertanto, solamente allora i dati saranno ufficiali. 

E non è poi scontato che il Consiglio comunale, vista l’aria che tira, si senta con non chalance di approvare un documento che è solamente la risultante di una serie di variabili di costo sulle quali il M5S chiederà molti approfondimenti. Prendiamone una a caso: il costo del lavoro. Da contratto di servizio, il gestore operativo (Gesenu) deve riconoscere ai lavoratori oltre lo stipendio del contratto collettivo anche i trattamenti previsti dalla contrattazione di secondo livello, ma come noto, i predetti benefici sono stati rinegoziati da Gesenu al ribasso, pertanto, l’effettivo costo del lavoro non è quello indicato nel contratto di servizio. 

Prima di approvare il nuovo piano finanziario, chiederemo al Comune di visionare tutti gli atti di controllo sul corretto adempimento del contratto (spazzamento, svuotamenti, lavaggio cassonetti, ritiri, riscossione, evasione ecc.) e il monitoraggio che, anche ai sensi del contratto, sul suo integrale rispetto, compresi i conferimenti in discarica, deve fare l’Autorità d’ambito, anche su sollecitazione dei comuni; un monitoraggio, per cui da contratto, Gest deve versare annualmente all’Ati 250 mila euro e il cui impiego non è avvenuto in applicazione e finanziamento delle attività previste dalla legge finanziaria del 2008, che contempla il monitoraggio permanente del servizio e la partecipazione degli utenti nella verifica periodica dell’adeguatezza degli standard di qualità del servizio. 

Prima che si approvi il nuovo PEF dovremo ben verificare che quanto pagato dai cittadini sia stato speso per dare i servizi promessi e secondo le migliorie degli standard di qualità promessi con gli atti di gara. Comune e Gesenu dovranno, altresì, rendere conto dei progetti promessi e mai attuati…
 

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