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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio al Bellocchio: la richiesta di separazione, la Puglia e la paura di perdere il figlio

Da giugno la coppia entra definitivamente in crisi. Raffaella Presta, dopo un anno terribile, decide di cambiare vita. Si ipotizza la volontà di un trasferimento in Puglia. La reazione del marito Francesco Rosi

A giugno probabilmente la lite "definitiva". Quella che, dopo un anno orribile di coppia, ti fa capire che è finita e che nel giro di qualche mese si deve cambiare casa, aria e città. Raffaella Presta - uccisa dal marito il 25 novembre in via del Bellocchio -, come testimoniato da amici e da un barista, dopo la lite "definitiva" se ne era andata in Puglia, dai suoi genitori, insieme al figlio. Due mesi lontana dalla villetta di via Bellocchio 1.

Lontana anche da quel marito che per gelosia sarebbe diventato violento. Ma violento quanto? Non ci sono denunce, non ci sono referti medici. Ma solo racconti e testimonianze raccolte da alcune colleghe della vittima. Ulteriori conferme potrebbe arrivare dal fratello e dai genitori di Raffaella che hanno raggiunto Perugia dal centro brindisino di San Donaci. Fondamentale saranno gli esiti dell'autopsia di oggi. Infatti il Pm vuole verificare se l'avvocato subì una lesione al timpano. Un particolare quest'ultimo che permetterebbe di accertare la violenta lite dello scorso giugno. 

C'è un altro passaggio fondamentale per arrivare a fondo di questo assurdo femmicidio: Raffaella ha annunciato ufficialmente al marito la sofferta decisione della separazione? Anche qui gli inquirenti dovranno rifarsi ai racconti e ai ricordi degli amici e parenti di entrambi i coniugi. Ma tutto propende per un annuncio dato ufficialmente. La fuga in Puglia con il figlio per l'estate, il cambio di studio, le confidenze alle colleghe. E poi c'è un altro aspetto che la giornalista de La Nazione, Erika Pontini, è riuscita ad ottenere e scrivere: lunedì scorso il marito assassino aveva contatto un avvocato per parlare di gravi problemi familiari e personali. Doveva affrontare la pratica della separazione? Sembra proprio di sì. Il fatto è accaduto due giorni prima della tragedia. 

Raffaella dunque sognava un'altra vita. Lontana da Perugia. Magari aprire un doppio studio:  uno nel suo paese natale San Donaci e l'altro sulla piazza più grande di Brindisi. Tutto questo sembra compatibile con gli altri elementi raccolti dai Carabinieri al comando del Maggiore Sfacteria. Voci, ricordi e confidenze pescati tra gli amici e familiari di Francesco Rosi. In sintensi: non era tanto la gelosia ad armare il killer, ma la grande paura di vedere il figlio di rado anche a causa del possibile trasferimento in Puglia.

Tutti nel quartiere hanno ammesso che negli ultimi tempi dalla villetta Rosi si udivano scenate ed urla, ma allo stesso tempo tutti hanno ammesso che Francesco era legatissimo al figlio di sei anni. Un padre esemplare. Presente e che lo stava seguendo nella sua prima avventura sportiva (una scuola calcio per pulcini). La paura di perderlo e di perdere sua moglie sarebbero alla base di questa ennesima tragedia familiare. 

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