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Cronaca

Mostra la patente falsa per farsi identificare e finisce in tribunale: "Non stavo guidando e i dati personali sono veri"

Condannato in Tribunale e in Corte d'appello. La Cassazione aggiunge anche 3mila euro di multa

La pattuglia appiedata gli chiede un documento di identità e lui mostra la patente di guida nigeriana, ma falsa e finisce sotto processo. L’imputato di difende: “Non stavo guidando, non mi potete fare nulla”.

L’imputato, un nigeriano di 46 anni, è finito sotto processo per possesso di documento falso. Nello specifico ha esibito agli agenti che lo avevano fermato, a piedi, una patente di guida nigeriana risultata contraffatta.

La sua difesa è stata quella di contestare l’uso del documento falso, in quanto non stava guidando, ma l’aveva solo mostrato per certificare la propria identità: la patente era falsa, ma i dati personali erano veri. Mancherebbe, quindi, “l’integrazione giuridica del delitto contestato e invalidità degli effetti del documento nell'ordinamento giuridico italiano”.

Il giudice di primo grado e quello di appello, però, non hanno ritenuta valida questa tesi e condannato, il primo, a 18 mesi di reclusione l’imputato; condanna confermata dal secondo e anche dalla Cassazione, che ha aggiunto una multa di 3mila euro a favore della Cassa delle ammende.

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