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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'ex ospedale Fratebenefratelli cambia volto, l'arte diviene protagonista

L'ex ospedale Fratebenefratelli diventa uno spazio espositivo e ospeterà inoltre la fonoteca regionale Trotta. Inaugurazione d'eccezione con una mostra del fotografo McCurry

Una storia lunga che si intreccia al passato di una Perugia tutta ancora da scoprire. L’Ospedale di San Nicolò degli Incurabili o dei Fatebenefratelli cambia volto e diventa in parte uno spazio espositivi, e in parte, dopo la conclusione della mostra di Steve McCurry, ospiterà la fonoteca regionale Trotta.

Inaugurazione d’eccezione con uno dei fotografi più importante sullo scenario internazionale. L’ex ospedale sarà infatti il palcoscenico della mostra “Sensational Umbria”, caratterizzata dalle suggestive scatti di McCurry.

Il restauro della struttura è iniziato nell’ottobre 2010 e terminato nel giugno 2011. Un edificio magnifico che ha portato anche al restauro dello splendido giardino e degli arredamenti interni. Un intervento costato complessivamente all’Amministrazione comunale 521 mila euro

In tutto 710 metri quadri che saranno così suddivisi: il piano terra sarà destinato a spazio espositivo e sarà inoltre la sede della Fonoteca Trotta; il piano seminterrato, 285 mq complessivi, sarà interamente destinati ai locali che ospiteranno la Fonoteca Trotta

L’ intervento di Restauro e rifunzionalizzazione dei piani terra e seminterrato dell’ex ospedale Fatebenefratelli” ha comportato un investimento complessivo di poco meno di, così finanziato:

La storia - L’Ospedale di San Nicolò degli Incurabili o dei Fatebenefratelli nasce nel 1585. La sua prima sede era in Via della Conca, presso la Parrocchia di San Rocco e San Sebastiano nell’ area di Porta S. Angelo. Fu istituito con i fondi lasciati da un benefattore che si era curato a Roma presso l’ Ospedale dei Fatebenefratelli e alla sua morte aveva lasciato l’Ospedale erede dei suoi beni. Quello di Perugia fu il secondo Ospedale dei Fatebenefratelli in Italia. Il primo era sorto proprio a Roma, sull’ Isola Tiberina.

Quel primo insediamento perugino aveva sei posti letto e pagava un fitto di 14 fiorini all’ anno. Il vescovo di Perugia comprò in seguito alcune case nella zona di Porta Eburnea, presso la Parrocchia di San Nicola vescovo, per circa 350 fiorini. L’intenzione era di trasferire l’ ospedale in una sede più appropriata, il che avvenne con una solenne processione l’1 gennaio 1585. Gli infermi furono trasportati su delle sedie. Per l’occasione, Papa Gregorio XIII concesse una indulgenza plenaria.

La capienza era, con i nuovi ambienti, salita a 18 posti letto, e tale rimase per due secoli. Nella nuova struttura c’erano anche la cucina, la farmacia e la chiesa, dove fu sepolto il primo Generale della Congregazione laica di San Giovanni di Dio, morto il 1588.

Nel 1861 la gestione dell’ ospedale passò alla Congregazione della Carità. Nel 1864 ci fu un ampliamento che portò alla capienza di 60 posti letto e nel 1880 furono restaurate la chiesa e la sagrestia. Un ulteriore ampliamento fu reso possibile nel 1905 grazie a nuovi locali lasciati in eredità da un cittadino. Nel 1996 infine cessò l’attività della storica struttura, i cui ospiti furono trasferiti nei locali dell’ ex Grocco.

In seguito, e siamo arrivati agli anni più recenti, il complesso fu restaurato e ristrutturato per ospitare, nei piani superiori, una residenza universitaria.

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