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Cronaca

Addio a Pino Daniele, anche l'Umbria in lutto: nel 2013 incantò il popolo di Uj

L'artista partenopeo ucciso da un infarto nella sua casa in Toscana. L'ultimo concerto a Umbria Jazz con Mario Biondi proprio a Perugia. Quella voltà che portò Troisi in piazza IV Novembre

Ha fatto la storia della musica italiana. Un suono “nero a metà”. Come il titolo del suo terzo disco. Blues, Funk e energia a non finire. Poi un infarto, nel cuore della notte tra il 4 e il 5 gennaio 2015, lo ha portato via. Pino Daniele è morto. E la notizia fa il giro del web in pochissimi istanti. Il primo a comunicarlo è Eros Ramazzotti, dai suoi profili sui social. Poi tutti gli altri artisti, che lo ricordano e lo omaggiano con tweet e post commoventi. Il musicista, secondo quanto riportato dal Mattino, si è sentito male nella sua casa in Toscana. Vani i tentativi di soccorrerlo. Lascia la moglie e cinque figli.  

L’artista partenopeo era di casa in Umbria. A Perugia. Nelle “stagioni” musicali organizzate da Sergio Piazzoli. E anche a Umbria Jazz. La sua ultima apparizione sul palco del Santa Giuliana è datata 10 luglio 2013. Insieme a Mario Biondi fece esplodere l’arena a furia di sonorità latineggianti e duetto fuori programma con una monumentale “Je so pazzo”. Un brano, questo, scelto dalla pagina facebook ufficiale di Umbria Jazz per ricordare Pino. E ancora. Nel 1988 Pino salì sul palco di Uj con Steve Gadd, il mago della batteria. In quell’anno vi fu l’esordio del cantautore napoletano. Per lui, ospite speciale della band del batterista Steve Gadd, accadde qualcosa di straordinario: fu uno dei primi musicisti non jazz per i quali si aprirono le porte di una manifestazione fino ad allora purista. Una partecipazione di rilievo fu quella della ventesima edizione di Umbria Jazz, nel 1993, che per una volta abbandonò la formula stanziale, tutta perugina, e tornò ad essere un festival itinerante come negli anni Settanta. Per Daniele allora si organizzò un concerto al teatro romano di Gubbio.

L’anno prima, però, accade qualcosa di incredibile. Pino partecipò a Uj, ma in modo totalmente imprevisto. Si presentò a Perugia con solo la chitarra e suonò su un palco improvvisato in piazza IV Novembre. Con lui c’era Massimo Troisi. Sì, proprio Massimo Troisi. L’attore restò ad ascoltarlo seduto in solitudine ai bordi del palco. Un momento incredibile, che Perugia difficilmente dimenticherà.

VIDEO CONCERTO 2013, PARCO SANTA GIULIANA

VIDEO CONCERTO 1988 CON STEVE GADD

La storia di Pino Daniele, che nel 1980 suonò prima di Bob Marley a San Siro, comincia a Napoli il 19 marzo 1955. Nel 1977 aveva pubblicato il suo primo disco, Terra mia: ottennero un notevole successo le canzoni “Napule è” e “Na tazzulella ‘e cafè”. Grazie ai risultati del primo disco, negli anni seguenti Pino Daniele ne pubblicò altri tre con molte influenze e richiami al blues, al rock e al jazz. Nel 1981 al suo primo grande concerto in piazza del Plebiscito a Napoli parteciparono oltre 200mila persone; negli anni divenne uno dei cantautori italiani più conosciuti e apprezzati. Lo scorso anno aveva ripreso a fare concerti con il tour “Nero a metà”.

Anche il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, ha voluto ricordare il cantautore napoletano. “Un giorno di "sole amaro" – scrive il primo cittadino della città di Francesco - nel ricordo di Pino Daniele che oggi ci ha lasciato avvolti nelle sua anima musicale raffinata e intima con un timbro sobrio e delicato capace di mettere in risonanza i nostri sentimenti. Quei "mille colori" di una voce quasi sussurrata, per essere docilmente armonica con i suoni cosmici della sua cultura, e sempre viva di umanità verso la "voce delle creature". Ci piace pensare  - prosegue Ricci - che "salito in una nuova dimensione" Pino Daniele abbia incontrato l'indimenticabile Sergio Piazzoli superando, per sempre, quelle "mille paure" verso una infinita e celestiale musica. Grazie Pino, Grazie Sergio,  - conclude - Grazie per i sogni fatti di luce e per la speranza che ci avete regalato”.

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