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Cronaca

Morto con un ago nel bronco, altri esami per chiarire il mistero

Dopo l'autopsia si attendono gli esami istologici per individuare la causa della morte di Vincenzo Bosco

Sarà necessario attendere i risultati degli esami istologici per avere ulteriori indicazioni sulle cause della morte di VIncenzo Bosco, morto il 26 aprile in ospedale a Perugia, dove doveva essere sottoposto a un intervento al naso. 

Durante le procedure di sedazione, Vincenzo aveva iniziato ad avere problemi di saturazione, per cui lo specialista aveva interrotto la procedura. Tac e raggi X avevano evidenziato la presenza di un ago nel bronco princiale che era stato rimosso. Ma quattro giorni, Vincenzo era morto. Perché non sarebbe stato ancora chiarito dall'autopsia effettuata oggi dal medico legale Massimo Lancia, incaricato dalla Procura di Perugia di fare chiarezza su diversi aspetti della vicenda, dagli accertamenti medici all'anamnesi, dalle procedure in sala operatoria all'assistenza successiva. Da chiarire le condizioni di salute pregresse, le patologie di cui il 40enne residente a Nocera Umbra soffriva, la polmonite di cui l'autopsia avrebbe rilevato tracce. E ovviamente l'ago e l'eventuale collegamento con il decesso, ago che sembrerebbe essere stato nel corpo di Vincenzo da tempo. Tanti pezzi da mettere ancora insieme per fare luce sul mistero

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