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Cronaca Centro Storico / Corso Pietro Vannucci

Il monumento al Perugino lasciato marcire e abbandonato al degrado

Il monumento al Perugino, ai Giardini Carducci, marca visita: parti ammalorate che si staccano, scritte che ne imbrattano il basamento sfaldato, feci di volatili che lo rendono chiazzato, pezzi di bronzi spaccati che ne fanno poco più di un rottame

Poi, trovati i soldi, incaricarono il tuderte Enrico Quattrini che aveva proposto un bozzetto convincente. Decisero di collocare il monumento nello slargo del corso, in piazza Sant’Isidoro, oggi Piazza della Repubblica (prima “del Pane”, “Garibaldi” e “Umberto I”). In seguito – alla fine degli anni 30 – lo spostarono tra i lecci dei giardinetti Carducci. C’è da rimpiangere il proposito, inattuato, di piazzarlo a San Francesco al Prato, vicino all’Accademia di Belle Arti, a lui intestata. Il pittore è effigiato in posizione dominante. Più sotto sta il bassorilievo che corre sui quattro lati e infine l’angelo, che offre gli attrezzi del mestiere: tavolozza, sulla mano sinistra, e pennello, tenuto tra l’indice e il pollice della destra. 

Perugia, il monumento al Perugino abbandonato dal degrado

Peccato che questo pennello siano stati in pochi a vederlo. Infatti  il solito vandalo lo strappò dal contesto per tenerlo come bottino della sua delirante impresa. Né è stato mai rimesso, anche in previsione di una fine analoga. Solo per caso, i distruttori non ce l’hanno fatta a strappare la tavolozza, solidale col braccio. Ma, rapine a parte, l’opera resta comunque suggestiva e di alta caratura simbolica.

Le parti ammalorate sono molte. Addirittura, la gamba sinistra dell’angelo, per effetto della trazione, si è aperta all’altezza del polpaccio (foto). Non se la passano meglio alcune parti del basamento spaccato, della veste e delle ali ampiamente lesionate. 

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