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Cronaca Monteluce

Monteluce non è quartiere per bambini: il gonfiabile chiude subito i battenti

Commenta un amico al bar: “Ormai da molti anni, qui si fanno – dice don Luciano – più funerali che battesimi. Siamo in declino: è la pura verità”

Piazza Cecilia Coppoli: gonfiabile game over. Di una cosa effimera si dice che duri “da Natale a Santo Stefano”. Il gonfiabile posizionato in fondo alla prima piazza della Nuova Monteluce non è arrivato alla settimana di Natale quando, complici le vacanze scolastiche, avrebbe potuto lavorare. Ha fatto, insomma, come il cappone che non arriva all’anno nuovo o l’agnello che non vede la Pasqua.

Un abitante di prossimità spiega il fallimento. “Monteluce è ormai un quartiere di vecchi o di studenti fuori sede (che, per fortuna, si cominciano a rivedere). Come volete che si possa contare su bambini che non ci sono?”. Commenta un amico al bar: “Ormai da molti anni, qui si fanno – dice don Luciano – più funerali che battesimi. Siamo in declino: è la pura verità”. Ma l’impresa è fallita anche per altre ragioni. Dice una mamma: “Si pensava a un gioco sfizioso. Invece i bambini sono rimasti delusi perché era una semplice scivolata di qualche metro, senza emozione di sorta”.

Un papà si sofferma sui costi: “Un euro per la discesa di qualche secondo è caro. Anche il cosiddetto ‘abbonamento’ di 6 corse a 5 euro era una salasso, perché il gioco finiva subito. Per starci un po’ di tempo, toccava fare un mutuo!”. Delusi, insomma, un po’ tutti. Anche il bar (l’unica realtà commerciale sopravvissuta alla decimazione dei negozi che hanno abbassato le saracinesche) contava su presenze di adulti e bambini. Ma l’esperienza del gonfiabile si è rivelata un flop. Per tutti. Amici lettori, guardate bene la foto in pagina perché, probabilmente, non la vedrete mai più.

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