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Cronaca Monteluce

Il salvataggio della chiesa di Monteluce potrà dare vita a un progetto unico al mondo

Quale occasione migliore per coniugare l’intervento di risanamento della chiesa di Monteluce con la realizzazione di un progetto artistico unico al mondo? Dal male può nascere il bene

Quale occasione migliore per coniugare l’intervento di risanamento della chiesa di Monteluce con la realizzazione di un progetto artistico unico al mondo? Dal male può nascere il bene. Ossia la creazione di quella “bottega d’arte”, di cui si parlò tempo fa,  in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Perugia e l’Università per Stranieri. Dando corpo al progetto di Restauro e Decorazione pittorica della volta della chiesa di Santa Maria Assunta, a Monteluce, da parte del Maestro Lorenzo Fonda e del restauratore Dino Roselletti.

Racconta Fonda: “La realizzazione di una bottega d’arte per il restauro e la decorazione della volta della chiesa di Monteluce è un progetto pilota che, partendo da un patrimonio storico-artistico di estrema importanza, come la chiesa di Monteluce, valorizza appieno  la  propria ricchezza culturale, con l’opera di restauro e decorazione della volta, rimasta a suo tempo incompiuta”.

Si tratterebbe, insomma, di una proposta culturale senza precedenti, di una rilevanza e interesse internazionali. Un progetto, grazie al quale la città di Perugia si farebbe promotrice del proprio patrimonio storico artistico, dimostrando una capacità d’innovazione unica. La grande rilevanza del progetto viene peraltro confermata dagli enti e organismi istituzionali competenti che hanno dato, sino ad ora, il loro contributo e pieno appoggio alla realizzazione del progetto, accreditato dalle necessarie autorizzazioni. L’idea nacque nel quadro delle proposte per  Perugia 2019, capitale della cultura, sotto il brand "fabbricare luoghi",  dove i ponteggi, lo spazio, gli stessi rumori di sottofondo introducono al sapore antico della cultura che si rinnova.

È quasi pleonastico ricordare che  “bottega”, fin dal Rinascimento, indicava il laboratorio dell'artista e più precisamente, quello del pittore. Il luogo custodiva i segreti dell'apprendimento: i giovani che seguivano i grandi Maestri, venivano avviati all'arte attraverso un procedimento teorico/pratico, fatto di trasferimenti di conoscenze, affinate dall'esperienza del fare.

Pensiamo a Perugino, che accolse nella sua bottega il giovane Raffaello. Dice Fonda: “Oggi intendiamo riproporre quell'emozione del lavorare, del vivere la pittura attimo per attimo, in uno scenario suggestivo che è la chiesa di S. Maria Assunta in Monteluce, contenente la pala d'altare disegnata da Raffaello. In questa cornice di storia, dopo un rigoroso studio filologico, Lorenzo Fonda, pittore contemporaneo,  in collaborazione con padre Giulio Michelini, ordinario di Sacra Scrittura presso l'istituto teologico di Assisi, interverrebbe sulle lunette con delle pitture, andando ad integrare il soffitto della chiesa, in un esperimento unico nel suo genere: quello di coniugare l'antico con il moderno, attraverso un dialogo pittorico che trae il proprio spunto dalla lettura dei testi sacri.

Il progetto rientra in un quadro più ampio di riqualificazione di un'area della città, caratterizzata dalla diffusa presenza di giovani studenti delle due università. L’idea è apprezzata da esperti, da amanti della città, da qualificati interlocutori. Tra essi un monteluciano doc, l’architetto Carlo Salucci che auspica, in questo contesto, anche un restauro del magnifico rosone, scandalosamente legato col filo di ferro. Dice Salucci: “Un progetto che chi ama Perugia vede con favore. Se Bnp Paribas fornisse anche una sponsorizzazione, la città apprezzerebbe grandemente. Anche perché il nuovo e l’antico possono e devono egregiamente convivere. Nel rispetto della reciproca dignità”.

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