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Cronaca

Crea falsi profili social per molestare la ex e aggirare il divieto di mettersi in contatto con lei

L'imputato ha chiesto di poter patteggiare la pena in continuazione con un'altra sentenza per stalking

Perseguita la ex nonostante le denunce, i processi e un divieto di avvicinamento alla ragazza.

Un giovane africano, difeso dall’avvocato Luisa Manini, ha chiesto di poter patteggiare, in continuazione con una prima condanna per stalking, la pena derivante dall’accusa di violazione della misura cautelare di avvicinamento alla persona offesa.

L’imputato 25enne è accusato di avere molestato la ex fidanzata, una perugina di 21 anni, per un anno e mezzo dopo la fine della loro relazione.

Secondo l’accusa l’uomo avrebbe violato l’ordine di non avvicinare la giovane, né di contattarla in alcun modo, in più occasioni sia “attraverso i social network o telefonate, anche attraverso la creazione di profili non direttamente riconducibili alla sua persona, invitandola insistentemente a parlare con lui ovvero a incontrarsi, talvolta minacciandola o ingiuriandola e comunque molestandola”.

L’imputato non avrebbe desistito da tali comportamenti “nonostante i fermi inviti” della parte offesa “a on comunicare più con lei”.

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