Scade il contratto di affitto e spariscono inquilino, mobili, cuscini ed il servizio di piatti e posate
Sotto processo un 60enne che dopo un anno ha lasciato l'appartamento ammobiliato portandosi via tutto quello che c'era all'interno
Il proprietario ha affittato un appartamento ammobiliato, ma quando ne è tornato in possesso era vuoto. L’inquilino, difeso dall’avvocato Giuseppe De Lio, è così finito sotto processo per appropriazione indebita.
La Procura di Perugia ha citato in giudizio il 60enne con l’accusa di aver sottratto, per “procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto” beni mobili per un valore di 700 euro, facendoli sparire dalla casa dove risiedeva in affitto.
L’elenco dei beni sottratti comprende un “armadio a quattro ante di colore bianco in legno; copri materasso di tre letti singoli e tre cuscini; un forno elettrico di colore bianco; una cassapanca in legno di colore ciliegio; un servizio di piatti, bicchieri e posate per sei persone”.
Tutti beni che erano nella disponibilità dell’indagato “in forza del contratto di locazione ad uso abitativo” sottoscritto per la durata di un anno, tra il 2014 e il 2015.
Due settimane dopo la scadenza del contratto, senza vere notizie dell’inquilino, il proprietario si recava presso l’abitazione e trovava le chiavi dentro la cassette delle lettere, ma anche che l’appartamento “era stato svuotato delle cose” indicate nell’elenco. Il proprietario si è affidato all’avvocato Fernando Mucci per far valere le proprie ragione nel processo che inizierà il 18 ottobre del 2021 presso il Tribunale penale di Perugia.