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Cronaca

Incassa l'assegno per un ordine da mille euro e non consegna nulla: a processo per estorsione

L'imputato avrebbe minacciato il committente per costringerlo a non richiedere indietro il denaro

Incassa un assegno per la fornitura di imballaggi per prodotti alimentari, ma non consegna gli scatoloni e alle richieste di restituzione dell’anticipo minaccia il committente e finisce sotto processo per estorsione.

L’imputato, secondo l’accusa, in qualità di “titolare di una rivendita di imballaggi usati” avrebbe ricevuto un ordine dal legale rappresentanti di una ditta di prodotti alimentari per “60 pallet in plastica pesante del valore complessivo di 988 euro”. A copertura dell’ordine avrebbe ricevuto “a titolo di acconto un assegno bancario dell’importo di 500 euro, che veniva incassato” senza che venisse effettuata “la consegna della merce”.

Il committente avrebbe richiesto la consegna della merce o la restituzione del denaro, ma l’imputato lo avrebbe minacciato di “gravi mali ingiusti, inviandogli messaggi telefonici dall’esplicito contenuto minatorio: ‘io ti levo la vita, a mezzanotte non ci arrivi, io ti ammazzo, vengo su ad ammazzarti’. In tal modo poneva in essere atti idonei e diretti a costringere” il committente a richiedere la restituzione del denaro.

Nel processo davanti al giudice Emma Avella, le parti sono assistite dagli avvocati Teresa Giurgola e Donatella Donati.

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