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Cronaca

M'illumino di meno, monumenti spenti anche a Perugia. Fressoia (Italia Nostra): "Le città tenute al buio non danno benefici"

L’iniziativa “M’illumino di Meno”, ormai giunta alla quattordicesima edizione, ha riscosso un successo nazionale. Ma le posizioni non sono concordi, nemmeno tra i fautori del risparmio energetico

L’iniziativa “M’illumino di Meno”, ormai giunta alla quattordicesima edizione, ha riscosso un successo nazionale. Per quest’anno, si esaltava anche la bellezza del camminare sotto il brand “bisogna cambiare passo”.Si volevano raggiungere i 555 milioni di passi, quasi a voler simbolicamente raggiungere la luna a piedi.

Oltre al senso simbolico, pedibus calcantibus, c’era il concreto di spegnere le luci per testimoniare il proprio interesse al futuro dell’umanità. Si sono spente le luci di monumenti e piazze in tutta Italia. A Perugia, ad esempio, i visitatori della Galleria Nazionale hanno ispezionato le opere con l’aiuto di torce elettriche (la foto in pagina è gentilmente concessa da Marco Giugliarelli).

Sono state presentate due proposte, alla Camera e al Senato, per chiedere l’istituzione della Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili. Ma le posizioni non sono concordi, nemmeno tra i fautori del risparmio energetico e dell’andare “a pedagna”. Forse perché si ritiene che l’iniziativa sia semplicemente propagandistica e realmente poco fruttuosa.

Ad esempio, il presidente di Italia Nostra, Luigi Fressoia, scrive: “Consentitemi di esprimere la mia personale perplessità che nutro da sempre verso la manifestazione ‘M'illumino di meno’, esempio classico di confusione e demagogia dei nostri tempi chiacchieroni”.

Per quali motivi?

“Innanzitutto si dà per scontato l'automatismo tra consumo e inquinamento, cosa non vera, poiché infinite tecnologie avanzate consentono di inquinare di meno, pur in incremento di consumi e di energia”.

Una parola sul target?

“Osservo che rivolgersi indistintamente a tutti è ingiusto: la gente comune, a fronte del costo delle bollette, sa risparmiare benissimo senza pelose esortazioni di chicchessia. Casomai, sono gli enti pubblici a dover fare parecchi esami di coscienza”.

Poi una bordatina polemica: “In linea generale, è da dire che al buio ci stanno i morti. Le nostre città pulsanti di vita, tenute al buio per una mezza giornata, non danno alcun beneficio a nessuno in alcun modo”.

Dunque, cosa occorre?

“Il concetto di fondo è che, alle nostre società evolute e mature, serve abbondanza di energia a bassi costi e in sufficiente sicurezza. Questa è la frontiera su cui lavorare”

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